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Trecentomila euro a Scent La start-up di Unife

Trecentomila euro a Scent La start-up di Unife

Dispositivo del Dipartimento di Fisica per la scoperta precoce del cancro al colon Altri 25mila euro destinati a servizi e consulenze. Via alla validazione clinica

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Un dispositivo altamente innovativo, in grado di "annusare" precocemente la neoplasia dell'intestino colon-retto. Scent A1,questo il nome del dispositivo, ha permesso alla giovane startup ferrarese Scent, costituita il 1° aprile al Dipartimento di Fisica di Unife, di ottenere 300mila euro, vincendo a Milano il Premio Gaetano Marzotto. Grazie a sofisticati sensori costituiti da nanosfere, Scent A1 è in grado di rilevare il tumore dell'intestino colon-retto quando ancora è in una fase di adenoma. I sensori permettono infatti di riconoscere, con concentrazioni anche molto basse, i prodotti volatili di campioni di feci di soggetti con patologia tumorale allo stadio iniziale. In una persona affetta da questa malattia, quando i residui organici transitano nell'ultimo tratto intestinale producono un odore diverso da quello di soggetti sani. Il test permette uno screening precoce della patologia, ancora maggiore della ricerca di sangue occulto nelle feci che produce un 20% di falsi negativi, e di ridurre il numero di colonscopie eseguite in eccesso. Il team, composto da Cesare Malagù, docente di Fisica Generale, Nicolò Landini, amministratore delegato, Giulia Zonta, responsabile commerciale, Sandro Gherardi, responsabile tecnico-informatico, Alessio Giberti, esperto analisi dati, Andrea Gaiardo, esperto chimico, spiega che «grazie al Premio, che comprende 300mila euro a fondo perduto e 25mila da spendere in servizi e consulenze, vogliamo iniziare la validazione clinica di Scent A1, che partirà da gennaio e rinnovare e internazionalizzare il nostro business plan anche a un secondo prototipo brevettato». Importanti le ricadute in ambito sanitario, perché da «gennaio 2016 sarà avviato un protocollo con il quale, a tutti i pazienti della regione Emilia Romagna risultati positivi al test di ricerca del sangue occulto nelle feci, sarà data possibilità di contribuire alla sperimentazione effettuando anche il nostro test prima di essere sottoposti a colonscopia. In questo modo avremo un gold standard attendibile, con cui stabilire l'affidabilità del nostro test in doppio cieco. Quando la validazione clinica sarà stata effettuata, Scent A1 potrà essere venduto agli ospedali, alle cliniche private, ai singoli medici, sia in Italia che all'estero», conclude Zonta. Preziosa è stata la collaborazione con i docenti Gabriele Anania e Giorgio Rispoli, di Unife. Con Il brevetto del secondo dispositivo, Scent B1, finanziato dalla stessa startup, si stanno realizzando due progetti: uno sul monitoraggio di tumori mediante campioni di sangue e l'altro di analisi della coltura cellulare.

Veronica Capucci