La Nuova Ferrara

Ferrara

«Basta venire a scuola come straccioni»

di Gian Pietro Zerbini
«Basta venire a scuola come straccioni»

21 dicembre 2015
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FERRARA. «Basta mandare i vostri figli a scuola vestiti come straccioni, ci vuole più di decoro».

Il preside del liceo scientifico “Roiti” di Ferrara, Donato Selleri, ha inviato una lettera via mail a tutti i rappresentanti di classe, pubblicandola anche on line sul sito del liceo nella bacheca dei genitori, per esternare il suo disappunto e la contrarietà nel vedere i ragazzi vestiti con i pantaloni strappati e in modo indecoroso per la scuola.

Sono lontani i tempi in cui i liceali della succursale di via degli Adelardi li vedevi sfilare per via Bersaglieri del Po, tutti con i pantaloni di velluto Ufo e il loden verde, quasi fosse una divisa d’istituto, anticipando di quarant’anni il rigore e l’abbigliamento del governo Monti.

Se anche al liceo Roiti - considerata la scuola più “in” della città, che ospita i giovani che rappresenteranno la classe dirigente di domani, gli interpreti della società civile - il preside è arrivato a “randellare” i genitori per il modo con cui mandano i figli a scuola, vuol dire che il bon ton dei giovani ha ultimamente superato il limite, anche perché Selleri non sembra il tipo che pretendere dai ragazzi lo smoking, il tailleur o il doppio petto.

È una lettera contro la sciatteria di certi abbigliamenti poco consoni all’istituzione scuola e i ragazzi dovrebbero capire, ma soprattutto dovrebbero capire i loro genitori che tollerano il fatto di mandarli a scuola in quelle condizioni.

«È una questione soprattutto di decoro - dichiara Selleri, confermando l’iniziativa che giunge dopo un primo cartellino giallo inviato sempre su tale argomento ma in maniera più blanda - dato che i genitori pretendono dalla scuola giustamente rigore, puntualità, precisione, ci deve essere un rapporto bilaterale e anche dall’altra parte bisogna iniziare a rispettare questi concetti. Ovviamente i ragazzi posso venire a scuola anche con jeans bucati, ma quando si presentano con strappi evidenti devono capire che si fa un insulto soprattutto al decoro, anche se è la moda attuale a suggerire tali abbigliamenti, per di più con capi costosi firmati».

Selleri è convinto che «l’abito non fa il monaco, ma gli stracci restano sempre stracci» e al preside fa veramente male vedere i ragazzi a scuola laceri e sbrindellati. E si rivolge ai genitori non come richiesta di collaborazione, ma come una vera ramanzina scritta tra gli auguri per le prossime festività natalizie.

Sarà interessante vedere ora se i genitori avranno recepito questa indicazione del preside sulla mise dei loro figli.

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