Bonaccini: la Cispadana lontano da Alberone

Bonaccini: la Cispadana lontano da Alberone

L’impegno del presidente della Regione per ristabilire il tracciato nel Centese In paese il presidio del centrosinistra che lancia la campagna “Diquinonpassa”

08 maggio 2016
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ALBERONE. Bisogna «affrontare e risolvere, col contributo di tutti, il problema dell'abitato di Alberone accogliendo le richieste del sindaco di Cento e dell'intera comunità, affinché sia ristabilito il tracciato originario della Cispadana, proposto dalla Regione in accordo con gli enti locali, che si collocava a una maggiore distanza dall’abitato». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. Il ripristino del tracciato originario nel Centese servirebbe per evitare situazioni che lo stesso Bonaccini ha definito «paradossali», come quella capitata a Franco Bastia, che ha appena ricostruito, col contributo pubblico, la propria casa, distrutta dal sisma del 2012 e che rischia di vederla buttare giù per il passaggio dell'autostrada regionale. «Le istituzioni - ha detto Bonaccini - devono trovare le soluzioni ai cittadini e non creare problemi». La Cispadana, ha poi ribadito il presidente, «è una priorità infrastrutturale e ci siamo presi l'impegno di aprire i cantieri entro questa legislatura. Obiettivo per il quale compiremo ogni sforzo. Lo dobbiamo fare non solo per ammodernare la nostra rete di mobilità, ma anche per offrire una fondamentale opportunità di sviluppo e competitività a un territorio che non si è voluto piegare al terremoto del 2012 e ora chiede di poter tornare a crescere».

Intanto, all'insegna del motto “Diquinonpassa”, inaugurato ieri - con una roulotte davanti all’ex consorzio del paese - il presidio permanente del Pd e della coalizione di centrosinistra per dire no al passaggio della Cispadana ad Alberone. Come candidato sindaco, Piero Lodi ha ribadito, anche attraverso il videomessaggio registrato: «Le persone e il loro paese, valgono di più di un vincolo paesaggistico scaduto». Poi ha rilanciato: «Un conto è la tutela del paesaggio, ma altra cosa è utilizzarlo per motivare lo spostamento del tracciato accanto a un paese di quasi mille abitati. Una battaglia che ci deve vedere uniti, una battaglia condivisa con la Regione, e continuo il confronto con Roma». Poi l'attacco alla Lega Nord: «Grave, l'assordante assenza dei candidati sindaco al presidio. Invece di affiancarci in questa battaglia, la Lega specula e fa il gufo contro, pur non avendo le credenziali per farlo. È assurdo che Fabbri, capogruppo leghista in Regione, non si fosse accorto che il tracciato era stato modificato. Dire a noi che abbiamo dormito, quando lui per primo non l'aveva capito, è ipocrisia. Basta con inutili e inaccettabili polemiche, lanciate da consiglieri regionali della Lega di questo territorio, che invece di rappresentare un valore aggiunto, fanno il tifo ogni volta contro la comunità. Occorre lavorare fino a quando non si sarà raggiunto il risultato». Inaugurata così la campagna 'Diquinonpassa': «I cittadini potranno registrare videomessaggi che verranno consegnati a tutti i livelli istituzionali», e garantendo la propria presenza ogni sabato mattina, «fino a quando il passaggio non tornerà nel tacciato originale», il sindaco ha annunciato che venerdì è avvenuta l'aggiudicazione dei lavori di urbanizzazione dell'area in cui in paese, sorgerà il nuovo asilo nido comunale. Nei prossimi giorni, il sopralluogo per la consegna del cantiere: «Un altro importante motivo che rende questo tracciato irricevibile». (b.b.)