Contri: «Un no secco ai clandestini e più controlli per chi arriva»
"Aiuteremo chi ha pagato le tasse qui. Incontrerò le forze del'ordine e le associazioni di volontariato"
CENTO. Il solo fatto di essere sostenuto, tra gli altri partiti, dalla Lega Nord aiuta a diradare le nubi. Diego Contri sull’immigrazione ha idee precise: «Va detto innanzitutto che la Lega Nord ha posizioni che da tempo sono chiare e che sono ovviamente anche le nostre. Poi, però, essendo una coalizione, come candidato sindaco devo avere una posizione che contempla varie riflessioni».
Ad esempio? «Ad esempio - riprende Contri, una esperienza da carabinieri durante il servizio di leva - , ci sono alcune cose sulle quali non si potrà trasgredire. Mi riferisco ad alcuni punti fissi del nostro programma: ad esempio - prosegue il candidato del centro-destra - sarà una risorsa straordinaria poter avere un assessore alla sicurezza del valore del maresciallo Cosimo De Pinto che per decenni ha lavorato con incarichi di responsabilità alla compagnia carabinieri di Cento. Un uomo che conosce il territorio e che sa come intervenire in situazioni di rischio per l’ordine pubblico».
Capitolo clandestini, risposta scontata? «Senza dubbio. Il nostro no ai clandestini è secco, netto. Non ci sono scorciatoie. E poi - dice ancora Contri, “intercettato” ieri pomeriggio tra una telefonata e l’altra - dimentichiamo forse che questo è un territorio terremotato?».
Quindi? «Quindi dobbiamo fare i conti tutti i giorni con famiglie che hanno perso la casa. Persone che sono ancora fuori casa, che devono risiedere da parenti o amici. Se lo immagina?». Priorità da programma? «Assolutamente, vogliamo prima di tutto risolvere i problemi creati dal terremoto del 2012».
Che senso ha per lei la parola integrazione? «Ha un senso se fatta bene, e per noi bene vuol dire con controlli seri. Non possiamo permetterci i clandestini, da queste parti e con i problemi che abbiamo. E comunque i clandestini non li vogliamo a priori». Se lei diventerà sindaco, avrà alle sue dipendenze l’intero corpo della Polizia municipale. Introdurrà delle novità sostanziali? «Una l’ho già in mente: vale a dire mandare i nostri agenti municipali a controllare gli appartamenti, certi appartamenti, in cui dicono di vivere in due ma sono in 10».
Lei lunedì scorso è stato in visita elettorale alla Ceres, uno dei quartieri più “caldi”: «Volevo arrivare proprio lì: alla zona Ceres ci sono centri ricreativi con 50/60 bambini, tutti extracomunitari, senza le condizioni igieniche necessarie. Ho visto spranghe alle finestre, porte col catenaccio. Tutto ciò è forse segno di progresso?».
Uno dei cavalli di battaglia è il criterio della residenzialità storica. Può spiegarlo? «Precedenza e diritti a chi vive sul territorio da più tempo, a chi ha pagato le tasse qui». Durante la campagna elettorale avete più volte parlato di parcheggi e parcheggiatori abusivi. Cosa farete? «Non vogliamo più vedere in giro addetti abusivi che circolano nei parcheggi. Assieme alle forze dell’ordine serve creare una progettualità condivisa, condivisa anche e soprattutto con tutte le forze del nostro migliore volontariato». (m.puli.)
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