La Nuova Ferrara

Ferrara

La pistola comprata in città coi proiettili Non presa a Milano

La pistola comprata in città coi proiettili Non presa a Milano

Oggi l’interrogatorio in carcere per Simome Bertocchi Il suo racconto dopo l’arresto già smentito dalle indagini

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E’ il giorno della verità, dopo le prime ammissioni: la confessione dell’omicidio, la ricostruzione della fuga e di tutto quanto è accaduto nella breve latitanza durata 46 ore da domenica a martedì quando si è costituito ai carabinieri. Simone Bertocchi oggi dovrà ripetere tutto ciò che ha riferito al pm Stefano Longhi che ne ha chiesto il fermo e oggi la custodia in carcere che il gip Silvia Marini dovrà valutare sulla base di ciò che Bertocchi riferirà. Uno degli elementi più importanti che potrebbe essere contestato a Bertocchi e che quantomeno rappresenta una palese contraddizione si concentra sul dove e da chi ha preso la pistola usata per uccidere e tentare di uccidere la coppia di anziani Roberto Tosi e Raffaela Pareschi. Bertocchi aveva riferito di averla comprata a Milano, in ambiente ovviamente clandestini, mentre da quanto starebbe emergendo ora quell’arma , una piccola calibro 6.35 - diffusissima e usata per difesa personale perchè molto pratica, non ingombrante e nemmeno potente, occorre dire - Bertocchi l’avrebbe comprata a Ferrara, in città. Altro non è possibile sapere, poichè vi sono indagini serrate ma da quanto trapela gli inquirenti sarebbero già sulla pista giusta per riempire anche questo buco nell’indagine. Che avrebbe già avuto una conferma indiretta, sulla assoluta irregolarità della provenienza: le due ogive “ritenute” nel corpo di Tosi e recuperate ieri durante l’autopsia sono diverse: una ramata e l’altra argentata, due proiettili differenti che confermano la matrice clandestina della pistola acquistata con proiettili posticci e diversi ma ugualmente compatibili per il calibro 6.35. La posizione di Bertocchi, alla luce di questo e tanti altri elementi, si starebbe quindi aggravando. Oggi Bertocchi dovrà chiarire i tanti dubbi che hanno gli inquirenti. Il difensore Barbara Grandi - che lo assiste assieme al collega Sergio Pellizzola, al momento assente da Ferrara - spiega che Bertocchi ha offerto la sua ricostruzione e dato ampia collaborazione agli inquirenti.