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Le persiane cadono e l’Acer decide di toglierle

Le persiane cadono e l’Acer decide di toglierle

Copparo, si attende il via libera per poter iniziare i lavori di ripristino Intanto i residenti si difendono dal caldo con tende e condizionatori

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COPPARO. Sono ancora lì. Finestre disastrate in un alloggio popolare del palazzo di Ponente, su piazza della Libertà. Una storia di imposte, si disse ai primi di maggio, quando emerse all'attenzione, ma non di tasse, no: proprio di imposte, quelle che si chiudono e si aprono all'esterno delle finestre. La storia è quella di una donna che si trova con le imposte alle finestre disastrate: due asportate per precauzione, due che perdono i pezzi. E, chiaramente, una qualità abitativa che si può onestamente definire perfettibile. La donna ha bussato alle porte del Comune. Poi alle porte di Acer. Risposta? «Hai ragione, ma è complicato e costoso. Porta pazienza». La donna si è allora rivolta al Sunia. Sentiamola: «Sono andata al Sunia. L'avvocato del sindacato inquilini ha mandato una lettera chiedendo spiegazioni ad Acer. Non mi risulta risposta. Allora ha mandato una lettera alla Soprintendenza, dato che questo è un edificio storico, che si è comunque interessata. Ora è stata fatta una riunione tra i proprietari (quindi con il Comune, Acer e i proprietari degli appartamenti) per andare alla risoluzione del problema. Probabilmente tutto si risolverà. Ma non si sa con quali tempi. Dovremo aspettare ».

La prima sensazione è che il rapporto con le istituzioni locali e la Soprintendenza sia quello di chi passa in un corridoio stretto e si trovi ad incrociare un elefante che saltella: la precedenza non si discute, ma la tempistica è di difficile previsione. L'assessore Marco Mazzali, interpellato, ha chiarito: «Siamo da tempo pronti all'intervento, in collaborazione con Acer. Abbiamo stanziato i fondi, ma aspettiamo la Soprintendenza, per i materiali da usare: non possiamo fare altro. I tempi di intervento sono legati alle indicazioni che ci daranno». «Abbiamo proposto – spiega il presidente di Acer, Diego Carrara - alla Soprintendenza di utilizzare alluminio per le imposte, e di sostituire tutte le finestre del Palazzo. Sul piano estetico non c'è quasi differenza, la funzionalità è ottima, ed il costo è molto più contenuto di uguali imposte in legno. Però dobbiamo aspettare che la Soprintendenza, dato che è un edificio vincolato, ci dia il via indicando il materiale per le imposte. Una volta ottenuto, e sapendo quale materiale potremo usare, partiremo con l'intervento. Probabilmente qualche settimana, al massimo un paio di mesi: i lavori non dovrebbero essere particolarmente lunghi nei singoli appartamenti, ma qui si parla di un intervento ampio e completo».

Alessandro Bassi

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