La Nuova Ferrara

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CASO RIAPERTO

Inchiesta bis su Spal 1907 e fotovoltaico

di Daniele Predieri
Inchiesta bis su Spal 1907 e fotovoltaico

La procura indaga sulla dissipazione della società: Butelli e Turra tra i sei indagati per l’impianto da 20 milioni svenduto a 6

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FERRARA. E adesso bisogna riavvolgere il nastro dell’intera vicenda e aggiornarla: perchè sul caso fotovoltaico-crac Spal 1907, giunto già alla fase processuale (prima udienza il prossimo 3 ottobre) la procura cittadina ha aperto un’inchiesta bis, allargando il capo di imputazione e contestando anche il reato di bancarotta per dissipazione.

Il più grande d’Italia. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, il patrimonio della società - il parco fotovoltaico di Cà Leona, alle porte di Ferrara, uno dei più grandi e remunerativi in tutta Italia - fu svenduto, con uno sperpero patrimoniale della società Spal1907 poi fallita. Un’ipotesi che dovrà essere dimostrata dalle indagini in corso, per cui Cesare Butelli patron della società Spal 1907 (ovviamente, gestione lontana anni luce da quella attuale), nella necessità di cedere l’impianto fotovoltaico - progetto da lui pensato e realizzato come fonte di finanziamento della società, ma poi bocciato dalla Federcalcio - arrivò a svenderlo agli stessi imprenditori che lo avevano realizzato e che ora sono indagati con lui in questa presunta dissipazione.

Uno sperpero di milioni. Di fronte ad un valore di oltre 20 milioni di euro l’impianto venne ceduto con un incasso di soli 6, con una perdita valutabile nei 14 milioni mancanti: ma ad aggravare l’ipotesi giudiziaria ci sarebbe l’ipotesi che Butelli e le società riconducibili al Gruppo Turra Energia di Brescia abbiano fatto un accordo, accreditando poi 2 milioni e mezzo a Butelli, attraverso due sue società, Gretom e Etrapiris, distraendo beni che sarebbero dovuti essere depositati invece, totalmente, nelle casse della Spal 1907: per questa contestazione sono imputati al processo di ottobre, per bancarotta distrattiva, Butelli e Remo Turra. Mentre ora si apre lo scenario della bancarotta dissipativa. Come si ricorda, la Spal 1907 - dopo essere stata esclusa dal professionismo per inadempienze economiche - è stata dichiarata fallita nel 2014, trascinando nei guai tutti coloro che hanno preso parte alla operazione fotovoltaico.

Avvisi di proroga indagini. Della nuova indagine Bis si ha ora notizia ufficiale poichè in questi giorni - da quanto si apprende - è stato notificato l’atto di proroga indagini a carico di Cesare Butelli e Remo Turra e degli altri 4 imprenditori legati al fotovoltaico con le loro ditte all’interno del Consorzio Energia Futura: Luca Turra, legale rappresentante della Ferrara Energia, Tommaso Franzini della Global Consulting, e Luca Turra di Ferrara Energia, Tommaso Franzini di Global Consulting,  Andrea Venturelli della Tunve Energyo E luca Garioni di Europesun.  L’inchiesta bis ora in carico alla pm Patrizia Castaldini - si ricorda - era stata sollecitata durante le udienze del processo in corso che vedeva già tutti i 6 indagati (Butelli e i 5 imprenditori) a giudizio.

I dubbi della parte civile. Lo scenario della presunta dissipazione venne proposto nel gennaio scorso, duranta la prima udienza preliminare, dal legale del fallimento Spal 1907, Marco Linguerri che chiese ai giudici di allargare il capo di imputazione: non solo bancarotta per distrazione (i 2 milioni e mezzo intascati da Butelli) ma anche la dissipazione, lo sperpero di una parte del patrimonio della Spal, innescato dal presunto patto tra Butelli e Turra (concretizzato con la distrazione dei 2 milioni e mezzo alle casse personali di Butelli), beni di fatto sottratti alla società calcistica, che poi è fallita.

Il bis del pm Proto. Dopo questa richiesta da parte del fallimento Spal e del curatore (Paolo Montanari), concretizzata in aula dall’avvocato Linguerri, il pm di allora, il pm Nicola Proto aprì un fascicolo parallelo, stralciandolo dal procedimento in corso. Un nuovo filone d’inchiesta che si è arricchito nei mesi successivi all’inverno scorso di altri accertamenti condotti dalla guardia di finanza sul rilievo della nuova ipotesi del crac per dissipazione. Da queste indagini, sollecitate dal legale di parte civile, è nata l’inchiesta bis portata avanti dalla pm Castaldini che ora ha inviato come da prassi l’avviso di proroga indagini, per bancarotta, ai diretti indagati.

Una tranche a Brescia. Ricordiamo che oltre alle bancarotte vengono contestati altri reati fiscali e truffe, ma questa tranche d’inchiesta era poi stata trasferita per competenza al tribunale di Brescia: truffa che sarebbe consistita nell’aver percepito, senza diritto, incentivi del Conto energia, (a chi la produce con fonti rinnovabili) per oltre 10 milioni di euro.