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«La Ztl uccide i negozi, il centro storico è deserto»

«La Ztl uccide i negozi, il centro storico è deserto»

La protesta. I commercianti chiedono all’amministrazione di intervenire: «Nessuno paga 5 euro per il pass solo per venire a fare la spesa. Vanno altrove»

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COMACCHIO. Dal 13 giugno scorso, dopo la fase di rodaggio, nel centro storico comacchiese è entrata in funzione la nuova Zona a traffico limitato, con il controllo elettronico dei varchi di accesso, l’uno in corrispondenza della piazzetta Ugo Bassi e l’altro di via Sambertolo. La sperimentazione della durata di un anno dovrebbe garantire il test definitivo, per poi introdurre il regolamento con suggerimenti nel frattempo inviati dai fruitori della Ztl. I commercianti del centro storico fanno sentire la loro voce, tra malcontento e proposte di aggiustamento della nuova disciplina. «Io sono un assertore della Ztl – ammette Riccardo Rescazzi del bed and breakfast Al Ponticello -, ma siamo passati dal Far West, con scooter in impennata a tutte le ore al silenzio tombale. Il commercio soffre già di suo – va avanti Rescazzi e chiudere completamente il centro non giova a nessuno. Domenica non c’era nessuno a spasso. I negozi tirano a campare perché non è accessibile. Basterebbe far accedere le auto ad esempio in un solo senso di marcia, al pomeriggio sia per carico e scarico che per i privati ed istituire sosta con disco orario, multando chi non rispetta gli orari di accesso».

Per Sonia Riccardi, titolare della Foto Ottica Erredue invece “La Ztl è il male minore. Domenica non c’era nessuno in giro, solo la nebbia. In passato con altri avevo organizzato belle iniziative natalizie, come la Maratonatale – prosegue l’ottica - ma siamo stati derisi e criticati. Tutto invece va coltivato, per crescere e far crescere un centro storico, che purtroppo sta arrancando. Serve un regolamento per la Ztl. Un anziano che deve acquistare gli occhiali, va al centro commerciale, piuttosto che procurarsi il permesso temporaneo da 5 euro, per entrare in Ztl». Disagi per il carico e scarico dei farmaci e per il trasporto merci da parte dei vettori, affiorano anche da parte della Farmacia Cavalieri D’Oro che chiede con forza un allargamento delle fasce orarie dedicate allo scopo. «I nostri vettori – dice una dipendente - e noi compresi con il furgone dei farmaci, siamo stati multati, benchè autorizzati ad accedere, perché siamo entrati al di fuori delle fasce orarie previste. Ora lasciamo tutti il furgone fuori dalla Ztl e con casse a mano andiamo avanti e indietro. C’è chi ha ricevuto multe in serie. Siamo in tanti a fare ricorso».

Stefania Folegatti della profumeria “Cestari” concorda con Sonia Riccardi, dopo aver registrato una contrazione delle vendite e non solo di presenze in centro storico. In inverno per i commercianti la forbice si fa sentire di più, perché chi si sposta per fare shopping, alla fine opta per i centri commerciali al caldo, con parcheggi a portata di mano. Riccardo Bellotti, titolare dell’ortofrutta in piazza Folegatti è tra gli esercenti che hanno collezionato un numero consistente di contravvenzioni per attività di carico e scarico in orari non consentiti. Annalisa Luciani del market Carni Luciani, mettendosi nei panni degli acquirenti, fa notare che «anche un pacco d’acqua da sei bottiglie è voluminoso e pesante, se lo si porta a piedi e si è disincentivati a fare determinati acquisti senza poter accedere con la macchina». L’acquisto di prodotti alimentari rispetto a quello di beni voluttuari sembra non fare differenza, perché le attività attraversate dalla zona a traffico limitato parlano indistintamente di calo delle vendite.