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Il Ferrara Film Festival celebra Antonioni

La nipote del grande regista ferrarese illustra la mostra a Palazzo della Racchetta (video Filippo Rubin)<a href="http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/03/22/news/il-ferrara-film-festival-celebra-antonioni-1.15072067">LEGGI L'ARTICOLO</a>
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In mostra a Palazzo della Racchetta la poetica del maestro ferrarese. L'esposizione a cura della nipote Elisabetta

22 marzo 2017
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FERRARA. Il Ferrara Film Festival non intende dimenticare la propria storia cinematografica, e per questo nel Palazzo della Racchetta di via Vaspergolo dedica tre esposizioni ad alcuni protagonisti del cinema ferrarese. Oltre alle mostre "Lyda Borelli e il primo divismo del cinema italiano", a cura di Giovanni Alliata, dedicata all'attrice e moglie di Vittorio Cini, imprenditore e collezionista ferrarese, e all'esposizione "Fotogrammi" di Claudio Cavallini, a cura di Enrico Ravegnani (dedicata ai volti del cinema antonioniano", ampio spazio è dedicato al progetto espositivo "Note a margine. Di e su Michelangelo Antonioni", a cura di Elisabetta Antonioni, nipote del regista e Presidente dell'Associazione "Michelangelo Antonioni".

«L'idea di fare una mostra di - ci spiega Elisabetta Antonioni - è nata l'anno scorso durante la prima edizione del Ferrara Film Festival, dove, come Presidente dell'Associazione, ho ricevuto il Dragone d'oro alla carriera, omaggio a mio zio. Tutte le opere esposte a Palazzo della Racchetta sono pezzi appartenenti all’Associazione che presiedo, e, in particolare le opere di diversi artisti sono tutte donazione degli stessi all'Associazione». Nel primo ambiente vi sono materiali originali pubblicitari dei film del maestro ferrarese: tre foto-buste di "Blow Up", con immagini differenti, altrettante locandine ("Il mistero di Oberwald", "Identificazione di una donna", "Al di là delle nuvole") e un manifesto di grandi dimensioni di "Professione: reporter".

Nel secondo ambiente troviamo opere di Antonioni, oltre ad alcune fotografie che lo ritraggono in momenti differenti della sua vita. Tra queste, oltre a una foto dello studio romano del regista/artista, scattata da Elisabetta Antonioni poco prima della sua morte, una è stata particolarmente apprezzata dai presenti: quella che vede Antonioni insieme a Monica Vitti in un momento sul set de "L’Avventura" mentre fumano insieme. Riguardo, invece, alle opere artistiche realizzate dal regista, troviamo due creazIoni giovanili, realizzate poco più che ventenne: “Dalla finestra”, un olio su tela con soggetto il campanile della chiesa Santo Stefano di Ferrara, che Michelangelo aveva l’opportunità di ammirare abitando in via Cortevecchia; e una riproduzione fotografica di un ritratto della madre del regista.

Proseguendo troviamo un’opera astratta (una delle poche con questo stile) degli anni ’60, e un’opera di piccole dimensioni della serie delle “montagne incantate”. Nei restanti ambienti vi sono, invece, un ritratto di Antonioni realizzato da Massimo Cavalieri, due opere della serie “Le ragazze di Antonioni” di Alessandro Baronciani (un ritratto di Monica Vitti e una di Daria Halprin in “Zabriskie Point”), e le opere del progetto pittorico del 2013 intitolato “Il mare è là in fondo al viaggio” di Isabella Guidi, oltre a un acrilico del famoso volto del regista in chiave pop realizzato da Craig Redman.

Andrea Musacci