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“Dalla Terra alla luna” camminata e nuova sede 

“Dalla Terra alla luna” camminata e nuova sede 

Inaugurazione in via Calzoali nella giornata per la consapevolezza sull’autismo La presidente dell’associazione: una fattoria sociale utile a stimolare i ragazzi

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Ieri 2 aprile si è celebrata la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, una patologia molto diffusa, che riguarda circa mezzo milione di famiglie in Italia. Una patologia complessa, per la quale gli esperti sono ancora alla ricerca di una cura medica. Non mancano però per fortuna delle associazioni, come quella tutta ferrarese di “Dalla Terra alla Luna”, che proprio ieri ha organizzato una camminata insieme alle famiglie, alle altre associazioni, ad amici che hanno voluto aggregarsi, proprio per sottolineare che solo insieme si raggiungono determinati obiettivi. «Una camminata a cui hanno partecipato altri membri, volontari, amici, gruppi, e siamo molto soddisfatti perché siamo stati circa 200 persone», spiega Laura Pezzini, presidente dell’associazione dalla Terra alla Luna. In tanti dunque a percorrere insieme il tragitto che va da dalla nuova sede dell’associazione in via Calzolai 219 fino alla rotonda di via Pannonius, per rientrare sulla ciclabile, sempre scortati dalla polizia municipale, e dal gruppo motociclistico Pompone. Ieri è stata anche inaugurata la nuova sede dell’associazione, denominata Fattoria sociale, nella quale i circa venti ragazzi che la frequentano, dai 10 ai 25 anni, divisi in due gruppi, frequentano corsi di cucina, falegnameria, e fanno ippoterapia, seguiti da educatori professionali e da uno psicologo. Lo scopo, spiega la presidente, “è stimolare l’autonomia dei ragazzi, e cercare di dare una risposta ai problemi dei ragazzi quando diventano adulti. Usciti da scuola non hanno opportunità di lavoro e rimangono a carico delle famiglie». La sede dell’associazione è un piccolo appartamento di 70/80 metri quadrati, ma che è destinato ad ampliarsi. «Lo spazio inaugurato oggi diventerà la Casa del custode, adesso reperiamo risorse per ristrutturare il vecchio casale, di 1550 metri, dove vorremo fare delle cucine, ma soprattutto camere, per ospitare i ragazzi e far sì che inizino a staccarsi dalle famiglie. Esiste poi un progetto già approvato per costruire nel terreno un fabbricato nuovo, da utilizzare come palestra o per altre attività socializzanti», conclude la presidente.
Veronica Capucci