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I giovani colleghi della guardia: «Sì, è rischioso ma noi andiamo avanti»

I giovani colleghi della guardia: «Sì, è rischioso ma noi andiamo avanti»

La loro pettorina di colore verde ieri spiccava tra le poltroncine rosse del Teatro Nuovo, le grisaglie da cerimonia ufficiale, le divise delle forze dell’ordine e le fasce dei sindaci. Era presente...

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La loro pettorina di colore verde ieri spiccava tra le poltroncine rosse del Teatro Nuovo, le grisaglie da cerimonia ufficiale, le divise delle forze dell’ordine e le fasce dei sindaci. Era presente una nutrita rappresentanza della Guardie Ambientali Zoofile di Legambiente alla cerimonia del 165° anno dalla fondazione della Polizia.
Accanto ai veterani spiccavano anche i volti di alcuni giovani, invitati come i colleghi a ritirare il riconoscimento per la collaborazione offerta alle forze dell’ordine e per rendere omaggio al collega Valerio Verri, ucciso sabato scorso forse dalle pistolettate di Igor “il russo”, ora ricercato per duplice omicidio (è sospettato anche dell’aggressione mortale di Budrio). Sara Crippa, 25 anni, non ha ancora un lavoro ma ammira l’attività svolta da polizia e carabinieri. A tal punto che ha deciso di mettere a disposizione una parte del suo tempo (è in cerca di occupazione ma sta facendo il tirocinio da bagnina e ha già i “gradi” da istruttore di tecniche per la difesa personale) per partecipare ai servizi delle guardie di Legambiente.
«Ho sempre avuto l’idea di impegnarmi in qualche cosa di utile per gli altri e le Guardie ambientali mi hanno dato questa opportunità - racconta - Valerio non ho avuto occasione di conoscerlo molto bene ma tutto quello che è avvenuto negli ultimi giorni non mi ha demotivato. Ora lo dobbiamo anche a lui, a Valerio: non possiamo tirarci indietro anche se abbiamo visto quanto può essere pericolosa la nostra attività». Accanto a lei siedono Arianna Frigatti, 31 anni, e Marcello Cimino, 37. Per lui, figlio di un ex funzionario di polizia, è stata una scelta che va «nel senso della tutela dell’ambiente e degli animali, un modo di sposare l’interesse personale con un obiettivo più generale. Siamo consapevoli che non si tratta di un servizio a rischio zero ma sappiamo che possiamo svolgerlo bene, impegnandoci e rispettando le procedure di sicurezza».