La Nuova Ferrara

Ferrara

Un laboratorio a cielo aperto 

Un laboratorio a cielo aperto 

Mesola, i ragazzi del Dosso Dossi progettano un nuovo centro

21 maggio 2017
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MESOLA. Con la pittura ad acquerello, a pennarello, con il gessetto e con la fotografia una sessantina di iscritti, tra studenti dell'istituto “Dosso Dossi”, coadiuvati dalla Facoltà di Architettura dell'Ateneo di Ferrara e liberi professionisti, si è cimentata ieri mattina, in centro storico, a dare spessore a Mesolab, laboratorio di progettazione partecipata all'aria aperta. Lo sketchmob en plein air ai piedi del castello di Mesola, ha permesso a Marco Odorizzi, responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive di raccogliere insieme agli elaborati dei partecipanti, anche numerosi spunti, che saranno sottoposti al vaglio dell'Ufficio tecnico del Comune. «Faremo pannelli da esporre nei negozi già dalla prossima settimana - spiega Odorizzi - ed il materiale sarà esaminato per cogliere spunti utili a definire le nuove regole dell'arredo urbano del centro storico. Prima di assumere decisioni su come collocare tende o insegne luminose, l'amministrazione vuole intercettare spunti operativi dai partecipanti all'evento». La pioggia persistente ha poi imposto un cambio programma dell'ultimo minuto, tant'è che la tranche pomeridiana si è svolta all'interno della delizia estense, con «gli studenti che hanno assunto il punto di vista del duca, affacciandosi alle finestre del castello», commenta Odorizzi. La seconda giornata di progettazione sperimentale all'aria aperta si svolgerà sabato prossimo. Mesolab è un progetto messo in campo dal Comune, con il supporto di Sipro e con l'appoggio di Ascom e Confesercenti e con il coinvolgimento delle scuole locali e degli studenti dell'istituto "Dosso Dossi". Per il sindaco Gianni Michele Padovani è «motivo di soddisfazione la sinergia instaurata tra enti, scuole, commercianti ed associazioni di categoria, nel perseguimento di un obiettivo comune, quello di avere un borgo storico più bello e maggiore snellezza nelle attività burocratiche».
Katia Romagnoli