La Nuova Ferrara

Ferrara

LA DOMENICA

Una storia di cui andare orgogliosi

di LUCA TRAINI
La presentazione del restauro dell'opera del Bononi a Santa Maria in Vado
La presentazione del restauro dell'opera del Bononi a Santa Maria in Vado

Il fondo domenicale del direttore della Nuova Ferrara sull'arte ferrarese che continua a stupire

24 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





FERRARA. Riflettori accesi sul Seicento ferrarese, sull’arte sublime che la città continuò a produrre per un secolo ancora dopo la fine del ducato estense. A tre settimane dall’inaugurazione della mostra ai Diamanti, monografia sull’ultimo maestro di un’officina cha ha donato all’arte pittori del calibro di Cosmè Tura, il Garofalo e Dosso Dossi, l’Incoronazione della Vergine dello stesso Carlo Bononi è stata restituita al tempio di Santa Maria in Vado. Sanificata dai batteri che l’avevano aggredita, ricucita e rimessa in sesto, fatta risplendere dei colori originari, grazie ad una poco consueta collaborazione di competenze e volontà che il parroco paragona al fermento da cui nacquero le cattedrali medievali.


In attesa di tornare a calamitare gli sguardi rivolti al cielo, nell’oculo che le ferite del sisma non rendevano più sicuro, il tondo ha trovato temporanea collocazione in una solida cornice da esposizione poggiata a terra, stazione ulteriore della mostra che verrà. E’ tornato a casa. Venerdì, davanti ad una folla inattesa che merita un’annotazione.


Cosa spinge forse duecento persone ad accalcarsi davanti ad un quadro che è stato lì per secoli? Lo spirito di comunità, certo. La possibilità di festeggiare finalmente una buona notizia quale indubbiamente è il restauro di un’opera d’arte, di sicuro. Ma io credo ci sia anche dell’altro. Che siano le inquietudini per un presente che appare tormentato e rispetto ad un futuro che resta quanto mai incerto a farci voltare indietro. Magari inconsciamente. Cerchiamo punti fermi nella storia che abbiamo alle spalle, certezze rassicuranti, al limite del consolatorio. Storia di cui andare orgogliosi. Storia a cui attingere e da mettere in mostra.
Buona domenica.

Luca Traini