Progetto sul vecchio asilo Residenti su tutte le furie
Durante l’assemblea (poi sospesa) i timori su chi sarà ospitato all’ex Banzi. Il Comune: «Iniziative di cooperazione e volontariato che esistono da 60 anni»
FERRARA. Quello che doveva essere un incontro con i cittadini per spiegare le finalità del nuovo progetto di Ibo Italia nella restaurata ex scuola Banzi di via Boschetto si è trasformato in un’autentica bolgia, con uno scontro che è diventato anche politico. Già l’ambiente non favoriva uno scambio sereno di pareri perché costringeva oltre 100 persone a stare in piedi, ammassati gli uni agli altri, con tutti, giustamente, intenzionati a dire la loro. Il seme della discordia era da identificarsi soprattutto nella paura di avere come vicini degli extracomunitari, ospiti di un nuovo centro di accoglienza. Al direttore di Ibo, Dino Montanari, non è stato però dato materialmente il modo di spiegare l’attività che intende svolgere. E quando riusciva ad entrare in argomento, ecco che sopraggiungeva qualche nuovo arrivato ad interromperlo alzando notevolmente la voce.
Un vero caos, ieri pomeriggio. A stento tenuto sotto controllo dall’assessore Roberto Serra, specie quando si sono vivacemente contrastati i consiglieri di minoranza Alessandro Balboni di Fratelli d’Italia e Paola Peruffo e Matteo Fornasini di Forza Italia contro Pietro Turri, consigliere del Pd, «Vergogna, vergogna!», ha anche aggiunto il leghista Nicola Lodi. «Vergona, vergogna, vergogna», hanno fatto eco tanti residenti.
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«Vogliamo sapere esattamente quante persone saranno ospitate in questa struttura e soprattutto chi saranno questi “volontari” come li chiamate voi e da dove arriveranno». Domande legittime che meritavano una risposta, ma per quanto Montanari cercasse di essere chiaro, non gli è stato possibile completare i suoi interventi. «I nostri progetti – ha cercato di spiegare Montanari – sono di cooperazione e volontariato e li portiamo avanti da 60 anni, a Ferrara e in molte parti del mondo. I volontari sono nella maggioranza giovani studenti, inquadrati come chi sceglie un progetto Erasmus. Rimangono per un periodo variabile di alcuni mesi ma sono accompagnati e controllati da tutor. Prima di venire qui - ha detto ancora Montanari - eravamo in via Montebello e nessuno ha mai contestato il nostro operato».
Tutto inutile; le acque hanno continuato ad agitarsi tanto che si è deciso di organizzare un prossimo incontro e quindi la gente è uscita restando però sulla strada a fare capannelli e a decidere per una protesta ad oltranza mentre qualcuno ha chiamato i vigili del fuoco per dimostrare che si era in un ambiente non sicuro e la Digos da lontano controllava la situazione. Tutto rinviato ad altra date e altra sede.
Margherita Goberti