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Ferrara

Prima uscita di Igor dalla cella di isolamento

Prima uscita di Igor dalla cella di isolamento

Dopo 138 giorni ha avuto il permesso per una passeggiata nel cortile del carcere  In questo periodo non ha avuto visite, ma ha ricevuto tre lettere da ammiratori  

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FERRARA. Dopo 138 giorni in isolamento Norbert Feher, meglio conosciuto come “Igor il russo”, è uscito per la prima volta dalla sua cella per fare una passeggiata e ha chiesto di utilizzare la palestra.

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Lo scrive la testata spagnola «Heraldo». Il killer serbo, ritenuto l’autore di due omicidi in Italia e tre in Spagna, si trova nel carcere di massima sicurezza di Zuera da quando venne arrestato lo scorso dicembre, per aver ucciso due agenti della Guardia Civil e il titolare di una azienda agricola. Feher è in isolamento dal 21 dicembre ed è considerato un detenuto pericoloso, alla stregua dei jihadisti incarcerati nello stesso penitenziario.

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Ai prigionieri nelle sue condizioni è consentito di lasciare la cella per due ore e muoversi in uno dei quattro spazi esterni, sempre in solitudine. Secondo il giornale spagnolo durante la sua detenzione Feher non ha parlato con nessuno, né ci sono state visite da parte di familiari e amici. Ha ricevuto due o tre lettere da ammiratori, ma non ha risposto.

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Igor è stato arrestato in Spagna il 15 dicembre dello scorso anno al termine di una fuga dura ta otto mesi e mezzo. Dopo l’omicidio di Davide Fabbri avvenuto nel bar della vittima a Riccardina di Budrio nel Bolognese la sera del 1° aprile 2017 e una settimana dopo l’omicidio della guardia volontaria ecologica Valerio Verri e del ferimento dell’agente della polizia municipale Marco Ravaglia avvenuto nelle campagne del Mezzano in territorio portuense, Igor era diventato il ricercato numero 1 in Italia e ci sono state per alcuni mesi delle grandi battute nella zona della bassa bolognese e dell’argentano per cercarlo di stanarlo e catturarlo.

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Ricerche che con l’andare del tempo di sono dimostrati inutili probabilmente perché il criminali era fuggito prima. Lo scorso dicembre si è reso protagonista dell’omicidio in Spagna, paese dove era scappato, di tre persone: due agenti della Guardia Civile e un agricoltore che lo aveva sorpreso nel suo magazzino mentre stava rubando cibi e attrezzi. Dopo l’arresto in Spagna e la reclusione nel carcere di Zuera, la procura di Bologna ha chiesto nelle scorse settimane il rinvio a giudizio del criminale per gli efferati omicidi. Sabato 28 aprile a Budrio gli amici e i familiari delle vittime si erano ritrovati per chiedere giustizia.