Circolare Gabrielli, nei guai la società di eventi L’Accento
CENTO. Denunciato il responsabile della società l’Accento di Cento per aver allestito un luna park alla Fiera di Mirandola senza rispettare alcune norme di sicurezza della circolare Gabrielli. Piazza...
CENTO. Denunciato il responsabile della società l’Accento di Cento per aver allestito un luna park alla Fiera di Mirandola senza rispettare alcune norme di sicurezza della circolare Gabrielli. Piazza Marconi a Mirandola da sabato scorso ospitala il luna park. Il sindaco ha diramato un’ordinanza temporanea per consentire la riapertura da sabato a mercoledì scorso. Una volta effettuate le verifiche, tuttavia, la prefettura ha riscontrato che non erano ancora regolarizzate alcune situazioni e, pertanto, tramite la questura, ha fatto partire la denuncia a carico della società L’accento di Cento che gestisce la fiera a Mirandola. Da mercoledì, quindi, all’ingresso del piazzale delle piscine a Carpi campeggia la scritta “Chiuso per manutenzione”.
Prevedibile malcontento fra i giostrai di Mirandola per l’interruzione del luna park. Ieri mattina si è riunita una commissione in prefettura per sbloccare la situazione e, ieri sera, il luna park ha riaperto. Un provvedimento assunto dopo i sopralluoghi di ieri.
A Mirandola abbiamo dovuto creare otto varchi con otto guardie e otto metal detector che controllino le persone che entrano. La recinzione è alta due metri» spiega il proprietario di una giostra.
«Noi rispettiamo queste regole - sottolinea l’assessore mirandolese Roberto Ganzerli - Ma se mi chiedete se le condivido, neanche un po’...».
Le opposizioni di Mirandola si sono scatenate contro l’eccessiva burocrazia portata dalla nuova normativa.
«È scandaloso apprendere che la fiera non possa partire perché il gestore per conto del Comune sbaglia più volte nel presentare il progetto - attacca Marian Lugli di Forza Italia - L’Accento deve prepararsi per bene e stare alla richiesta della prefettura per avere il benestare. Spero che il Comune intervenga per i giostrai che pagano l’occupazione pubblica per mettere qualche metro di giostra e faccia da garante se L’Accento non è in grado di avere tecnici esperti».