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Al ceraseto si studia la “Sweet”

Un appuntamento tecnico di alto livello quello che ha visto la presenza di più di 200 persone tra produttori, agronomi ed esperti del settore riuniti nel ceraseto sperimentale Salvi Vivai a Runco di...

10 giugno 2018
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Un appuntamento tecnico di alto livello quello che ha visto la presenza di più di 200 persone tra produttori, agronomi ed esperti del settore riuniti nel ceraseto sperimentale Salvi Vivai a Runco di Portomaggiore.

Tante le presenze da tutta Italia e molti anche le delegazioni arrivate da Francia, Belgio, Moldavia, Grecia, Turchia e Austria. Si tratta di un impianto nel quale Salvi Vivai, in collaborazione con l’Università di Bologna, da 5 anni studia e sviluppa in campo una particolare famiglia di ciliegi: le Sweet. L’evento è organizzato da Salvi Vivai con la collaborazione dell’Università di Bologna e il supporto di Valagro, leader mondiale in prodotti biostimolanti che mette in campo la propria ricerca supportata dalla esclusiva piattaforma tecnologica Geapower.

Sul ciliegio propone e applica la propria linea nutrizionale specifica presentata proprio in questa occasione. «La risposta a questo open day tecnico è stata molto alta, a dimostrazione dell’alto interesse del comparto rispetto a questa sperimentazione che guarda all’innovazione varietale e agronomica», commenta Silvia Salvi, socio amministratore di Salvi Vivai. La scelta, per l’azienda ferrarese, di puntare sul ciliegio è dettata dalla consapevolezza che questo tipo di coltivazione si adatta perfettamente ad un’agricoltura ecosostenibile e specializzata e che rappresenta il futuro. «La collaborazione tra Salvi Vivai e l’Università di Bologna è un sodalizio importante che ci ha permesso di ottenere risultati importantissimi e di elevato valore sia accademico che commerciale», spiega Stefano Lugli, Responsabile del progetto del Dipartimento di Scienze e Tecnologia Agroalimentari dell’Università di Bologna.

La grande novità della sperimentazione Sweet risiede nella scelta e nello studio di varietà che sono quasi identiche per sapore, colore, durezza e forma e, particolare fondamentale, hanno un’epoca di maturazione e di raccolta scaglionata in 5 settimane. (a.t.)