La Nuova Ferrara

Ferrara

portomaggiore  

Case popolari da ristrutturare Dalla Regione 250mila euro

Fabio Terminali
Case popolari da ristrutturare Dalla Regione 250mila euro

Presto inizieranno gli interventi su otto alloggi appartenenti  a sei immobili gestiti dall’Acer Minarelli: «Prezioso contributo per lavori di vero ripristino»

23 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA







Un investimento di quasi 250 mila euro per ristrutturare parte del patrimonio abitativo pubblico di Portomaggiore. La novità segue la firma di una convenzione tra il Comune e l’Acer, approvato dalla giunta pochi giorni fa.

«Gli interventi – dice il sindaco Nicola Minarelli – sono previsti all’interno di un piano più complessivo, finanziato dalla Regione, i cui contributi vengono passati ai Comuni assegnatari. A realizzare i lavori sarà poi, appunto, l’Acer in qualità di soggetto attuatore».

la lista dei lavori

Beneficiari dei lavori di manutenzione straordinaria saranno otto alloggi appartenenti a sei immobili. Tre in via Runco (fondi per 91.377,60 euro), uno invece in ciascuna delle vie Veneto (23.469,28 euro), XXV Aprile (26.305,58 euro), Prondolo (46.752,69 euro), Massarenti (30.741,06 euro) e Putinati (30.834,05 euro). Per un totale esattamente di 249.480,26 euro.

«Si tratta di interventi catalogati nella cosiddetta “linea B”, ossia quelli più corposi. Stiamo parlando infatti di 25-30mila euro in media per oggi alloggio. Quindi non semplici sostituzioni di caldaie, per dire, ma veri e propri lavori di ripristino», spiega ancora Minarelli.

271 alloggi pubblici

Un contributo particolarmente prezioso quindi, «senza non sapremmo come fare», ammette il sindaco. Come noto, la costruzione della maggior parte del patrimonio residenziale pubblico attualmente disponibile, non solo a Portomaggiore per la verità, dove gli alloggi di proprietà comunale sono 271, risale a diversi decenni fa. Una puntuale manutenzione ordinaria e straordinaria è indispensabile, ma c’è da far fronte a risorse finanziarie non all’altezza.

Una condizione precaria che a volte precipita in situazioni di vera e propria emergenza. Quasi due anni fa, infatti, due famiglie furono costrette a lasciare le loro case in via Vittorio Veneto 8, dichiarate inagibili dopo un controllo da parte dei tecnici dell’Acer: il tetto era risultato pericolante. —