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L’inaugurazione 

Faster, nuova sede e assunzioni È leader mondiale del flusso laminare

Lauro Casoni
Faster, nuova sede e assunzioni È leader mondiale del flusso laminare

Anche il presidente Bonaccini per il taglio del nastro Patron Fracassi: l’investimento a Ferrara segnale di crescita 

26 settembre 2019
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Taglio del nastro per il nuovo stabilimento da dieci milioni di euro in cui la Faster ha raggruppato tutte le fasi della sua produzione di cappe per laboratori, compresa la verniciatura che era tradizionalmente esternalizzata. Un salto di qualità che ha portato all’assunzione di una ventina di persone in più (non senza problemi per la difficoltà di reperire operai specializzati) e lascia sperare in graduali nuovi ingressi. La sede produttiva, diecimila metri quadri, è stata realizzata in via Melvin Jones, periferia Ovest della città, non distante dallo svincolo di Ferrara Nord.

L’azienda ha iniziato la sua attività nel 1984 come azienda per la produzione di apparecchi e sistemi a flusso laminare d’aria e cappe aspiranti a filtrazione su carboni attivi in una struttura di circa due mila metri quadrati a Vigarano Mainarda. In pochi anni, grazie alla profonda conoscenza del settore laboratorio e dei processi industriali, patrimonio culturale e tecnico dei propri progettisti, si è imposta come azienda leader mondiale nel settore e come punto di riferimento qualitativo per quanto attiene la tecnologia del flusso laminare.

Dipendenti

I dipendenti sono 90, compresa la ventina di impiegati e manager con base a Cornaredo, in provincia di Milano, dove c’è il quartier generale del gruppo Dasit della famiglia Fracassi. Struttura amministrativa, contabile e del personale leggere perché integrate nella holding. A Cornaredo è presente anche un sito produttivo dedicato alla realizzazione dei “prototipi” e dei “sistemi speciali” o “customizzati” che richiedono il costante apporto degli ingegneri del reparto ricerca e sviluppo.

Faster si occupa di tutte le tecnologie applicate al controllo della contaminazione. I clienti principali sono le industrie farmaceutiche ed alimentari, le strutture ospedaliere, le università e i centri di ricerca scientifica. Il prodotto di punta è rappresentato dalle cabine di sicurezza microbiologica, utilizzate nel campo della microbiologia, della virologia, delle colture cellulari e della genetica, quando è necessario assicurare una protezione crociata prodotto-operatore-ambiente. Faster è da sempre una realtà fortemente orientata all’export. Oltre l’85% del fatturato è generato al di fuori dei confini nazionali e nel 2018 ha raggiunto 85 paesi di 5 continenti diversi.

La commercializzazione avviene attraverso Carlo Erba Reagents, atomo della galassia Montedison, che la famiglia Fracassi ha salvato ad un passo dal default e rilanciato. Una storia di imprenditoria italiana, perché patron Angelo Fracassi aveva cominciato proprio come venditore per lo storico marchio.

«Nonostante il settore sia caratterizzato da una agguerrita concorrenza, l’investimento di Ferrara è il migliore segnale di crescita che possiamo offrire a questo territorio e alla sua città che ci ha messo nelle condizioni di poterlo realizzare», - ha spiegato ieri il presidente Fracassi, a Ferrara per il taglio del nastro.

Con lui anche il governatore Stefano Bonaccini, accompagnato nella visita dello stabilimento anche dall’assessore comunale alle attività produttive, Angela Travagli; Bonaccini ha sottolineato che la permanenza di Faster rientra nei positivi risultati di una buona amministrazione al servizio delle imprese nel periodo post ricostruzione. «Nessuna impresa - ha ricordato - è stata lasciata sola ad affrontare la fase del dopo sisma, nessuna grande impresa ha delocalizzato e i numeri dicono che al contrario di quanto ci si poteva aspettare le imprese sono cresciute e che la disoccupazione in Emilia Romagna ormai è al di sotto del 5%».

Lauro Casoni

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