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Alexander, il cinema diventerà uno store Chiuso da 15 anni, accordo per la vendita

Gian Pietro Zerbini
Alexander, il cinema diventerà uno store Chiuso da 15 anni, accordo per la vendita

Una cordata di imprenditori locali coordinata da Bulgarelli rileverà l’edificio che sarà trasformato in un punto vendita 

13 novembre 2019
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la storia



Alexander, quasi fatti per il risanamento. Manca solo un cavillo burocratico ma entro la fine dell’anno si dovrebbe concretizzare il passaggio di proprietà dal gruppo Ferretti di Bologna ad una cordata di imprenditori locali che ha come riferimento Fabio Bulgarelli.

Da cinema a megastore

L’accordo economico è stato raggiunto e nel 2020 dovrebbero partire i lavori per trasformare il vecchio (ma non troppo) cinema di Foro Boario in un punto vendita della grande distribuzione.

L’obiettivo dei futuri proprietari sarà quello però di conservare la struttura esistente, anche perché l’edificio è stato costruito negli anni Settanta del secolo scorso ed adibito ad uso cinematografico con l’inaugurazione avvenuta nel 1974. La crisi delle monosale e la costruzione della multisala a Darsena City, a due passi dell’Alexander, ha portato poche settimane dopo l’inaugurazione del multiplex alla chiusura forzata del sala cinematografica nonostante l’Alexander fosse stato restauro alla fine degli anni Novanta. Un edificio che è chiuso da quasi 15 anni è che necessità soprattutto di una grande opera di disinfestazione e pulizia interna, visto lo stato di oblio e abbandona in cui si è trovato per tanti anni, ha consentito a tante persone, senza tetto e abusivi, di bivaccare all’interno del cinema. Frequenti in questi anni i sopralluoghi della polizia locale per effettuare azioni di sgombero.

La ristrutturazione

L’intenzione è comunque quella di una ristrutturazione rapida, adeguandolo alle recenti normative antisismiche, sfruttando comunque il fabbricato già esistente.

Per il cambio di destinazione d’uso del cinema non ci sono particolari problemi come è successo in precedenza per altra analoghe sale cinematografiche, caduto sotto i colpi dell’effetto multisala, che sono state via via riconvertite. L’idea dei nuovi acquirenti è quella di creare uno spazio di buona metratura per un marchio importante della grande distribuzione. Quattro le aziende interessate, due del settore alimentare e altrettante in quello non alimentare, con una preferenza in partenza per questo secondo segmento di tipologia merceologica.

Qualunque sia la scelta finale, viste le dimensioni del nuovo punto vendita, si creeranno almeno 15 nuovi posti di lavoro, occupati nella nuova attività commerciale che sorgerà a breve. L’inaugurazione dovrebbe avvenire per il Natale 2020.

Manzoni al palo

Con il prossimo risanamento dell’Alexander quasi tutti gli ex cinema cittadini sono stati così riconvertii a nuova vita. Ne manca all’appello solo uno. Il cinema Manzoni di via Mortara, ultimo a cadere sotto i colpi della multisala di Darsena e che dal 2008 si trova desolatamente chiuso. Per la verità in questi anni, sono stati in molti a chiedere di poter acquistare l’edificio su cui pesa anche qualche vincolo della sovrintendenza, ma il prezzo che i proprietari vogliono metterlo in vendita è giudicato troppo alto per cui l’edificio continua a restare mestamente abbandonato con quell’insegna verticale che evoca tante belle serate trascorso al cinema. Un ricordo purtroppo che diventa di anno in anno sempre più sbiadito.

Le riconversioni

In questi anni invece si è avuta la riconversione degli altri cinema che hanno dovuto cessare la loro attività per la crisi delle monosale. Le prime per chiusura sono state l’Astra (ora sede di una banca) e il Capitol (diventato un locale pubblico, con dependence dell’Hotel Carlton). Riconversioni edilizie sono state fatte all’Embassy di Corso Porta Po, dove al piano terra è stata ricavato uno spazio per un market ed appartamenti ai piani superiori.

Sono diventati dei residence abitativi invece il Rivoli in via Boccaleone e il Ristori in via del Turco, complesso inaugurato poche settimane fa. —