Fiera, disavanzo e rilancio le sfide del nuovo Cda
Si presentano i ferraresi Andrea Moretti, Silvia Paparella e Donatella Zuffoli Dovranno risanare l’ente e azzerare un “rosso” che ammonta a 600mila euro
Il centro-destra ferrarese inserisce un’altra tessera nel mosaico delle nomine negli enti partecipati. Ieri mattina nella sala dell’Arengo in municipio sono stati presentati tre nuovi consiglieri di Ferrara Fiere. Si tratta di Andrea Moretti (già nominato presidente dell’ente fieristico), Silvia Paparella e Donatella Zuffoli (completano il cda di Ferrara Fiere i bolognesi Alessandra De La Ville e Alessandro Savoia).
A fare gli onori di casa c’era Luca Cimarelli presidente della Holding Ferrara Servizi. «È un momento molto importante nella vita della Fiera di Ferrara – ha esordito Cimarelli – perché oggi si apre ufficialmente una fase nuova che deve rappresentare il vero rilancio a 360 gradi di questo ente. La Fiera è strategica per chi lavora in questo tessuto economico – ha detto ancora Cimarelli – e quindi abbiamo individuato tre profili altamente qualitativi dal punto di vista della preparazione». Il nuovo consiglio di amministrazione si insedia in un momento particolare nella vita della Fiera: numerosi e onerosi i compiti che lo attendono. Prima di tutto, è stato detto, risanare dal punto di vista finanziario Ferrara Fiere, cui la precedente gestione ha lasciato in eredità un buco in bilancio di oltre 600mila euro. E questo già basterebbe come obiettivo iniziale. Ma non è l’unico, in quanto sarà necessario rilanciare nel suo insieme il ruolo strategico della Fiera di Ferrara e le sue manifestazioni che sono molto rilevanti in campo nazionale. «Quella precedente – ha detto senza mezze parole l’assessore al bilancio Matteo Fornasini – è stata una gestione pressoché interamente fallimentare e nessuno dell’attuale opposizione ha fatto un mea culpa per tutte le scelte sbagliate. Tre consiglieri su 5 sono ferraresi – ha detto ancora Fornasini – è questa l’identità che abbiamo voluto dare alla Fiera». «Si tratta di persone qualificate e competenti – ha aggiunto la collega titolare delle attività produttive Angela Travagli – che sapranno rilanciare la Fiera di Ferrara. Siamo molto soddisfatti di queste nomine». La parola è poi passata ai 3 nuovi componenti del cda: «La nostra è una missione non solo economica ma di grande valenza sociale – ha detto la Paparella, vera e propria anima del Remtech il salone più importante a livello nazionale specializzato sulle bonifiche dei siti contaminati e la protezione del territorio – l’obiettivo sarà quello del benessere eco sostenibile nella massima condivisione all’esterno della nostra azione». Remtech che, come anticipato ieri mattina dalla stessa Paparella, quest’anno si terrà dal 21 al 25 settembre interamente su una piattaforma digitale. La Zuffoli (entrata nel cda in rappresentanza della Camera di Commercio) da parte sua ha rinnovato l’auspicio che la Fiera «possa essere utile alle imprese ferraresi e alla loro visibilità commerciale». Le quote all’interno di Ferrara Fiere vedono ora la presenza di Fiera Bologna (51%), Holding Ferrara Servizi (22%), Provincia (16%), Bper Banca (8%), Camera di commercio (3%). —