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EMERGENZA CORONAVIRUS

Ferrara, ristoratori in piazza contro il Governo: "Siamo lavoratori, non untori"

Ferrara, ristoratori in piazza contro il Governo: "Siamo lavoratori, non untori"

La manifestazione nata spontaneamente dai commercianti esasperati dal nuovo Dpcm: "Così non si va avanti"

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FERRARA. Si sono dati appuntamento autonomamente in piazza per protestare contro il nuovo Dpcm del Governo che impone la chiusura dei locali alle 18. Un migliaio persone hanno affollato piazza della Cattedrale e parte del Listone. Striscioni, cori e interventi hanno scandito il presidio durato oltre un'ora. Tante parole, un solo messaggio: "Lasciateci lavorare". "Siamo lavoratori, non untori", è lo slogan più gettonato, ripetuto e scnadito dal battito di mani della piazza. In centro a Ferrara non solo ristoratori, anche baristi, musicisti, guide turistiche, giostrai, gestori di palestre e piscine e altre categorie di lavoratori solidali con una delle categorie più colpite dall'emergenza sanitaria. Presente in piazza il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che come aveva anticipato ha portato la sua solidarietà ai lavoratori. Anche il vicesindaco Lodi e il presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, tra la folla. "E' ora di dire basta a questo governo, non si può andare avanti così perché - dice qualcuno - sennò finiamo tutti in ginocchio". E un altro: "Viviamo a Ferrara, città d'arte e di cultura, è un orgolio per me essere qui ma il Governo ci impedisce di fare il nostro lavoro".