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SCUOLA E FRAZIONI 

Bambini dirottati a Scortichino Corradi non ci sta

Bambini dirottati a Scortichino Corradi non ci sta

L’idea di Saletti per salvare le elementari del paese L’ex candidato sindaco: «Gli alunni di Burana e Pilastri non possono andare solo lì»

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BONDENO. Tommaso Corradi, capogruppo di Bondeno in testa, si scaglia contro l’amministrazione guidata da Saletti definendo «incomprensibile» la scelta di «obbligare i bambini di Pilastri e Burana che vogliano usufruire del trasporto scolastico comunale ad andare a scuola a Scortichino dal prossimo anno scolastico».

Secondo Corradi «La giunta ha la possibilità, sulla carta, di rimodulare gli ambiti di utenza per il trasporto, anche se su questo ci sarebbe da discutere dato che si è cambiato un regolamento di fatto senza passare dal consiglio. È comunque evidente a chiunque conosca il territorio che i collegamenti stradali delle frazioni di Burana e Pilastri non orbitano certo su Scortichino».

La scelta presa dall’amministrazione punta a scongiurare la chiusura del plesso scolastico scortichinese. Secondo il capogruppo di Bondeno in Testa, le giunte di centrodestra negli ultimi dieci anni hanno chiuso in sequenza le scuole di Pilastri, Stellata e Ospitale, dopo avere promesso dal 2009 in poi che non l’avrebbe mai fatto, «sarebbe davvero l’ultima goccia se chiudesse anche l’ultima scuola frazionale rimasta».

LO SCENARIO

Corradi, che a tal proposito intende presentare un’interrogazione in consiglio comunale, aggiunge: «Quando si arriva ad utilizzare gli alunni come fossero pedine da spostare a seconda della necessità di mantenere o meno una scuola, vuol dire che manca del tutto una qualsiasi politica di organizzazione strutturale del territorio. Così -dice - si rompe la coesione territoriale, che è un fattore importante nella crescita e nell’educazione di studentesse e studenti». Secondo il capogruppo all’opposizione la scelta penalizzerà le famiglie più in difficoltà, che non hanno nonni e parenti capaci di coadiuvare nel trasporto e che, di conseguenza, si troveranno costrette ad iscriversi a Scortichino. E chiede: «La giunta non pensa che questa decisione possa nuocere, nel giro di qualche anno, alla scuola di Scortichino?». —

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