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Ecco il primo problema per i medici trasferiti La rabbia del sindacato

Davide Bonesi

Persona colpita da malore a Filo: la medica è tornata indietro «Territorio scoperto. Serviva maggiore chiarezza dall’Ausl»

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ARGENTA. Neppure a farlo apposta, il giorno in cui è scattato il trasferimento di tre medici dall’ospedale di Argenta a quello di Lagosanto, ecco che un’emergenza a Filo ha fatto capire quanto nella realtà questo indebolimento del soccorso d’urgenza si ripercuoterà, in particolare, sulle frazioni più decentrate del territorio comunale. Nella serata di giovedì, infatti, una persona ha avuto un problema di tipo cardiologico, sul posto è arrivata prima l’ambulanza infermieristica ma è stata attivata anche la prima automedica disponibile, partita proprio da Valle Oppio. La distanza è stata tale, però, che l’ambulanza ha portato il paziente direttamente all’ospedale argentano, facendo tornare indietro la medica.

Il tema non è certo di poco conto, perché nella nostra provincia vi sono quattro automediche: a Casumaro per l’Alto Ferrarese, all’ex Sant’Anna per Ferrara, a Copparo per il Medio Ferrarese e al Delta per il Basso. Restano sprovvisti i territori di Argenta e Portomaggiore, coperti fino a mercoledì proprio dall’ultima ambulanza medicalizzata presente in provincia, al Mazzolani Vandini. Questo significa, per fare un esempio, che ad Anita, Filo e Longastrino in orari serali o qualora la centrale operativa non mandi l’elisoccorso, deve andare il medico da Ferrara o Lagosanto, comunque troppo lontano.

«NESSUN INCONTRO»

«Vero che lo spostamento vale solo fino all’8 aprile, ma il problema è serio». A parlare è Erika Salvioli, della Fp Cgil, che già nella giornata di giovedì ha inviato una nota all’Ausl con sollecito di risposta per rilevare la criticità di questa decisione. E già ieri, come prima risposta, si è tenuto un incontro fra gli infermieri del Pronto soccorso di Argenta, il direttore e il coordinatore del 118, rispettivamente Ferioli e Orioli.

«Quando ci fu il passaggio dalle ambulanze medicalizzate alle automediche la trattativa fu lunga e complessa e ci volle molto tempo per chiuderla. Ora senza alcun preavviso o incontro, viene tolto il medico dall’ambulanza di Argenta, senza però ci sia la medica in sostituzione. Anche se la decisione è temporanea, chiediamo di intervenire subito perché anche un solo tassello indebolisce la rete e quattro mediche non bastano a coprire l’intero territorio provinciale».

Come detto, non sempre c’è l’elisoccorso e non solo perché non vola in orari serali: la decisione di quale mezzo di soccorso fare intervenire dipende dalla centrale operativa di Bologna, dunque il nodo della medica lontana resta. «La comunicazione ci è stata inviata martedì e già operativa due giorni dopo, così non va bene. Bisognava fissare un incontro formativo con gli infermieri e vedere se i protocolli per il Pronto soccorso di Argenta sono compatibili con quelli odierni».

«Cosa faremo? Il nostro segretario provinciale Zagatti ha già chiesto un incontro urgente. Siamo persone responsabili, in questo momento non possiamo pensare ad alcuna protesta, ma dev’esserci una comunicazione più chiara, anche a livello organizzativo». —

Davide Bonesi

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