La Nuova Ferrara

Ferrara

sfruttamento prostituzione 

Magnani in tribunale fa scena muta dal gip

2 MINUTI DI LETTURA





Si è avvalso della facoltà di non rispondere, ieri mattina, Davide “Magno” Magnani, il 54enne arrestato dai carabinieri di Ferrara per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’interrogatorio di garanzia, che si è svolto davanti al giudice Vartan Giacomelli, si è concluso nel giro di pochi minuti. Magnani, scortato dalle guardie penitenziarie, è entrato in aula accompagnato dall’avvocato Davide Seren, che ha sostituito in udienza il collega Sergio Pellizzola. Il prossimo passo, «dopo aver esaminato approfonditamente le carte», spiega Pellizzola, potrebbe essere il ricorso al Tribunale delle Libertà. «Ma sarà una decisione – aggiunge il legale – che prenderò dopo aver consultato il mio assistito».

È stata la segnalazione di un giovane ferrarese, un “cliente”, che aveva risposto ad uno degli annunci pubblicati da Magnani a innescare l’inchiesta. Aveva ricevuto foto e video di una giovane che l’indagato proponeva come “Sonia ragazza studentessa non mercenaria” e aveva informato la redazione tv delle “Iene”, credendola minorenne. Successivamente l’uomo aveva partecipato a un incontro a base di sesso di gruppo e droga. Tutto ripreso e consegnato alla redazione che poi ha girato il materiale agli inquirenti. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Isabella Cavallari, che ha chiesto e ottenuto dal gip Vartan Giacomelli l’ordine di custodia in carcere eseguito martedì scorso. Magnani è ancora in cella e ieri è stato accompagnato in tribunale.

Tra gli aspetti che dovranno essere accertati dall’inchiesta c’è il rapporto di conoscenza e di intimità fra l’uomo e la giovane, una ventenne, che non è ancora chiaro. Alcuni elementi legati al pagamento delle prestazioni, però, rendono la posizione di Magnani molto complicata. Si sta cercando inoltre di capire se del “giro” facevano parte altre ragazze. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA