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bilancio e prospettive della banca 

Cento in utile verso Credem assemblee prima dell’estate

Stefano Ciervo
Cento in utile verso Credem assemblee prima dell’estate

Approvato l’ultimo bilancio della Cassa: + 4 milioni di euro dopo le perdite 2019 Indice patrimoniale al 15,04%. Le proiezioni trimestrali sono ancora in crescita

30 aprile 2021
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Caricento ha approvato ieri il suo ultimo bilancio da banca indipendente, confermando di aver superato la fase di «rottura e pulizia» operata con il rendiconto 2019, anche se non c’è il ritorno al dividendo: tutto l’utile, è la decisione all’unanimità dell’assemblea, è stato destinato a riserva. E anche i primi tre mesi del 2021 sono in linea. Per la prima volta non ci sono state voci di dissenso perché l’associazione piccoli risparmiatori di Marco Mattarelli ha ceduto la sua unica azione ed ha lanciato i suoi strali attraverso una nota dettagliata diffusa al consiglio comunale e alle autorità. A questo punto, comunque, la strada è spianata verso la fusione con Credem, che fonti della cassa confermano dover essere conclusa entro l’estate: l’assemblea straordinaria per la fusione sarà convocata dal Cda prima della pausa estiva.

l’assemblea

La riunione degli azionisti si è svolta digitalmente, come avvenuto l’anno passato, per ridurre i rischi connessi all’emergenza Covid, tramite l’individuazione di un rappresentante designato individuato nello studio legale Ls Lexjus Sinacta. Le presenze fisiche erano limitate al presidente di Caricento, Giuseppe Pallotta, il direttore generale Ivan Damiano e ai rappresentanti del Consiglio d’amministrazione e del Collegio sindacale. Approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2020, che si è chiuso con oltre 4 milioni di euro di utile, contro -15,3 milioni dell’anno scorso, che erano stati appunto motivati da massicci accantonamenti. Indispensabili, viene da dire oggi, per attirare un acquirente come Credem, il quale può appunto sostenere di acquisire una banca in bonis.

Anche dal punto di vista patrimoniale il bilancio approvato contiene indicazioni positive, in quanto il principale indicatore di solidità Cet1 raggiunge il 15,04%, ben al di sopra dei limiti imposti dal Bankitalia. Nel primo trimestre 2021 questo indicatore viene dato in ulteriore crescita.

Approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno, connessi appunto all’approvazione del rendiconto.

addio contestazioni

L’associazione piccoli azionisti, nata nel 1995, per alcuni anni anche “pesante” dal punto di vista dell’azionariato per la presenza di una famiglia con oltre l’1% della banca, è uscita dalla banca. Ha infatti venduto, informa Mattarelli, l’ultima azione detenuta, a 2 euro (l’aveva comprata a 30 euro), non rinunciando però a presentare una contro-analisi del rendiconto 2020. In sintesi, si contesta l’impatto della banca sul territorio, visto il «decremento del volume complessivo dei crediti verso clientela pari a circa il 4,7%», la raccolta complessiva calata a 4.097 milioni (erano 4.236 nel 2019), la chiusura di cinque filiali, l’acquisto di 136 milioni in più di Bpt con il relativo impatto sul Cet1; nel mirino tra l’altro anche i saldi dell’operazione diamanti e il dimezzamento rispetto al 2019 delle svalutazione crediti.

Resta poi forte contrarietà per le cifre che filtrano dalla trattativa Credem, a partire dai 3,5 euro per azione.

Stefano Ciervo

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