La Nuova Ferrara

Ferrara

la sentenza 

Ergastolo a Igor il Russo per gli omicidi in Spagna

Ergastolo a Igor il Russo per gli omicidi in Spagna

Scia di sangue in Aragona: la pena non potrà essere sospesa prima di 30 anni Condannato anche per furto, tre milioni di risarcimento ai parenti delle vittime

30 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





Norbert Feher, meglio noto come Igor il Russo, è stato condannato all’ergastolo in Spagna per gli omicidi compiuti in Aragona nel 2017.

Il tribunale di Teruel ha stabilito una pena di 25 anni per ciascuno degli omicidi dell’agente della Guardia Civil Victor Romero e dell’allevatore José Luis Iranzo, e ha inflitto all’imputato la pena massima (“prisòn permanente revisable”) per l’uccisione dell’agente Víctor Jesús Caballero. Per quest’ultimo caso la pena è dunque un ergastolo che potrà essere sospeso a determinate condizioni, nel suo caso, dopo 30 anni.

La giuria popolare lo aveva ritenuto colpevole una settimana fa per i tre delitti che il criminale aveva commesso in Spagna, dove si era rifugiato dopo essere sfuggito a un’imponente caccia all’uomo nelle campagne dell’Argentano. Dopo il pronunciamento della giuria popolare, il Tribunale di Teruel ha ora determinato l’entità della pena. La difesa aveva sostenuto che in due casi Igor aveva agito per legittima difesa, mentre l’accusa aveva chiesto la pena massima per tutti e tre i delitti. Per i familiari delle tre vittime (che avevano 30, 40 e 38 anni), costituiti parte civile, il giudice ha stabilito un risarcimento di tre milioni di euro

Alle condanne per i tre omicidi si sono aggiunte anche quelle, di cinque anni l’una, per tre furti perpetrati con l’uso della forza (un’auto e le due pistole sottratte agli agenti uccisi).

Igor il Russo era stato catturato a Teruel nel dicembre del 2017, dopo otto mesi di latitanza. Il pluriomicida era riuscito a riparare in Spagna sfuggendo alla cattura nonostante l’enorme spiegamento di forze che in aprile aveva battuto la zona del Mezzano, dove Igor il Russo si era stabilito rendendosi tristemente protagonista, anni prima, di una serie di furti armato di balestra (per i quali era stato arrestato e condannato) ed entrando poi a far parte della banda di Ivan Pajdek, responsabile di rapine violente che nell’estate del 2015 avevano seminato il terrore in tutto il Ferrarese.

Due anni dopo, lasciata la banda Pajdek, Igor il Russo era tornato a colpire, con una spaventosa escalation di violenza. Il 1° aprile aveva freddato Davide Fabbri, un barista di Budrio; una settimana più tardi nel Mezzano aveva ucciso la guardia ecologica volontaria Valerio Verri e ferito gravemente l’agente della polizia provinciale Marco Ravaglia. La successiva caccia all’uomo si era conclusa con un nulla di fatto: Igor era già fuggito in Spagna, dove ha continuato a seminare morte. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA