La Nuova Ferrara

Ferrara

pompei 

Il giallo della morte di Grazia ferita e con le caviglie spezzate

Rosaria Federico

La ragazza trovata in fin di vita sull’asfalto, oggi avrebbe compiuto 24 anni Si è spenta all’ospedale, i carabinieri non escludono che si sia lanciata nel vuoto

30 aprile 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Rosaria Federico

Pompei (Na). Il corpo esile, martoriato, riverso davanti a un garage: una pozza di sangue. Era ancora in vita quando è stata trovata da un condomino del civico 8 di via Carlo Alberto, al centro della città mariana. La vita di Grazia Severino, è svanita lungo il tragitto verso l’ospedale di Castellammare di Stabia, alla vigilia del suo compleanno. Una morte avvolta nel mistero e sulla quale stanno indagando i carabinieri, coordinati dal magistrato della Procura di Torre Annunziata. Inizialmente si era pensato anche a un omicidio dopo una violenza sessuale, poi l’ipotesi è crollata sulla base dei primi accertamenti.

Per ore i carabinieri hanno provato a ricostruire cosa è accaduto a Grazia Severino, una giovane da tempo in cura in una struttura psichiatrica. Esile, minuta, capelli corti. È stata vista barcollante verso le 18 in quella traversa di via Carlo Alberto da una testimone. È lei la chiave del mistero che i carabinieri hanno ascoltato a lungo.

Grazia Severino sembrava in difficoltà. Ha provato a entrare in un palazzo ma ha trovato la porta chiusa – ricostruisce la testimone che era in attesa dal parrucchiere lì vicino – poi qualcuno ha aperto, un condomino del portoncino del civico 8 e la ragazza si è infilata dentro.

Da quel momento il mistero, la ricostruzione affidata ai carabinieri. Pochi minuti dopo è stata trovata sull’asfalto. La borsa della ragazza con i suoi effetti personali appoggiata su una finestra. Il sospetto che si sia lanciata nel vuoto. Ma anche che le ferite all’addome che le sono state riscontrate siano state inferte prima, forse a procurarsele è stata lei stessa. Con delle forbici. I militari ancora non riescono a stabilirlo. L’esame autoptico, dicono gli inquirenti, potrà fugare i dubbi sulla sua morte. Al momento escludono che la 23enne pompeiana abbia subìto una violenza sessuale. E le fratture riscontrate al momento del ritrovamento potrebbero essere compatibili con la volontà di togliersi la vita.

Ma perché Grazia Severino cercava riparo proprio in quello stabile, lontano dalla sua abitazione – abitava nei pressi degli scavi, molto lontano da lì – e cosa è accaduto nelle ore precedenti alle 18 di ieri sera?

I carabinieri continuano a sentire i testimoni fino a tarda notte. I genitori, coloro che l’hanno vista prima che entrasse in quella traversa dove ora si rincorrono voci, si cerca di capire un mistero.

È stato effettuato già in serata un primo esame esterno del corpo della giovane donna, dal quale è emerso che Grazia Severino ha tre ferite all’addome inferte probabilmente con delle forbici. Si cercano anche quelle. Potrebbero essere la chiave di un giallo e di una morte che per il momento non ha certezze. Nessuna. Se non quella pozza di sangue nella quale era riverso un corpo esile di una giovane donna che sembra un’adolescente. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA