Proroga di un mese per il bilancio 2020 E anche il voto slitta
CENTO. Colpo di scena ieri in apertura di consiglio. Il sindaco Fabrizio Toselli ha comunicato la decisione di ritirare il punto sul rendiconto 2020. Il Consiglio dei ministri proprio ieri ha prorogato al 31 maggio la scadenza per la presentazione. «Venuta meno l’urgenza del 30 aprile – ha detto Toselli – ritengo sia opportuno dare più tempo ai consiglieri di prendere visione del consuntivo e del parere dei revisori dei conti».
Replica stizzita dai capigruppo Mattarelli, Lodi e Pettazzoni: «L’atto è già andato in commissione, il ritiro è solo per opportunità politica. Il sindaco sa di non avere una maggioranza. Se oggi non venisse approvato, sa che per dignità politica dovrebbe presentarsi dimissionario. Una agonia che si prolunga solo fino a fine maggio».
Slitta quindi il voto e banco di prova per l’amministrazione Toselli solo rinviato. Ma il clima resta rovente, il confronto altrettanto aspro e concitato.
«Stanco delle scorrettezze», il presidente del consiglio Matteo Veronesi (Coerenza Civica) dice «basta alle pressioni sui consiglieri. È partita la macchina del fango e la cascata di falsità ai danni di alcuni consiglieri (in particolare i 4 del gruppo Coerenza Civica) poi la strategia architettata ad hoc che ha sfruttato la piazza ed i soliti “yes man” che da giorni, appellandosi al senso responsabilità dei consiglieri “dissidenti” e paventando lo spauracchio del commissario e del blocco totale dell’ente, raccontano al popolo centese quanto sia irresponsabile e addirittura un disonore non approvare il rendiconto 2020 perché altrimenti ne avrebbe un danno la città. Nulla di più falso».
Un metodo, dice Veronesi, messo in campo per «distogliere di fatto l’attenzione dai veri problemi. Il Comune di Cento è l’unico a non avere un bilancio di previsione 2021, e senza questo strategico e fondamentale atto, è fermo. Il bilancio di previsione andava approvato. E Cento è ancora indietro. Poi oggi la nuova proroga al 31 maggio. È evidente dunque che quello che non si farà o che si farà in ritardo ha come unico responsabile l’amministrazione comunale. Non altri, in attesa che sindaco e giunta spieghino i motivi del ritardo e del perché ancora una volta hanno preferito trincerarsi nel silenzio – chiude Veronesi – questo non è il clima adatto ad affrontare argomenti di tale portata. Auspico quindi che certi atteggiamenti cessino nell’immediato». —
Be.Ba.
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