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LE INDAGINI

Ferrara, prendono il reddito di cittadinanza senza averne diritto: 19 denunciati

Ferrara, prendono il reddito di cittadinanza senza averne diritto: 19 denunciati

Le persone avevano dichiarato il falso per ottenere gli aiuti, scoperti dalla Guardia di Finanza

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FERRARA. Diciassette persone sono state denunciate (19 dall'inizio dell'anno) per aver dichiarato il falso nella dichiarazione sostituzione unica (Dsu), attestando cose non vere, ovvero omettendo le informazioni dovute. La situazione stata portata alla luce dai finanzieri del comando provinciale di Ferrara nell’ambito degli accertamenti condotti a tutela della spesa pubblica, in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno individuato 24 nuclei familiari che a vario titolo hanno richiesto il reddito di cittadinanza pur non avendone i requisiti.

Di queste ultime 17 persone, tre erano state condannate (associazione di stampo mafioso e omicidio) in maniera definitiva per reati gravi negli ultimie dieci anni e due arrestati. I primi sono italiani, i secondi cittadini di origine nigeriane. Gli altri dodici, tutti extracomunintari, avevano falsamente dichiarato di vivere in Italia da lungo periodo. Incrociando i dati delle dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) presentate ai fini del rilascio dell’Isee, con quelli del casellario giudiziale e dei carichi pendenti, sono stati individuati cinque soggetti percettori del reddito di cittadinanza, dei quali tre, (2 italiani e 1 nigeriano), condannati per il reato di associazione mafiosa, un nigeriano per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, un italiano per omicidio volontario. In tutto risultano aver percepito illegittimamente, in circa due anni, oltre 40.000 euro di aiuti, attestando falsamente di essere persone con la fedina penale pulita.

Nel corso delle indagini sono stati individuati 12 cittadini stranieri (8 nigeriani, 1 pakistano, 1 marocchino, 1 camerunense e 1 romeno) che hanno falsamente autocertificato, nelle istanze prodotte per ottenere il sussidio, di essere, da lungo periodo di tempo, residenti in Italia, percependo sussidi mensili dai 500 ai 700 euro. Dagli accertamenti effettuati la maggior parte degli stranieri era entrata in Italia illegalmente. In questi casi la norma prevede un doppio requisito affinché i cittadini stranieri possano richiedere ed ottenere il reddito di cittadinanza: la residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio erogato, e il possesso della cittadinanza di un Paese Ue o di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo (per gli extra comunitari).

Per tutte le casistiche, la normativa, prevede la reclusione da 2 a 6 anni e l’immediata revoca del beneficio. Oltre alla denuncia, i nominativi delle persone condannate e di quelle straniere che hanno indebitamente percepito il sussidio, sono state segnalate all'Inps, sia per la revoca dello stesso, sia per il recupero delle somme già erogate, pari a circa 90.000 euro. L’attività svolta da tutti i Reparti della Guardia di Finanza di Ferrara, testimonia il costante impegno per assicurare che tutte le prestazioni di natura assistenziale vadano effettivamente ai nuclei familiari che ne abbiano diritto, evitando le iniquità che l’indebito accesso a soggetti privi dei necessari requisiti potrebbe generare minando la coesione sociale.