Cevolani, notte del liceo con proposte originali
CENTO. Nei giorni scorsi il Liceo Cevolani, insieme ad altri trecento istituti italiani, ha partecipato per il settimo anno alla Notte del liceo classico. Trasmissioni online in luogo di spettacoli in presenza, al pomeriggio e non durante la notte, ma sempre mettendo al centro gli studenti e i classici. Quest’anno, per lasciare maggior libertà ai ragazzi, si è optato per spettacoli a tema libero: la notte è stata più che altro una testimonianza, un voler essere presenti nonostante la pandemia. Un desiderio, questo, coronato da un buon successo: molte persone, infatti, si sono collegate per assistere ai lavori preparati dagli studenti. Dopo una prima parte in diretta nazionale, presentata dall’ideatore dell’iniziativa, il professor Rocco Schembra, e dopo i saluti della dirigente, la dottoressa Pedarzini, e del referente d’istituto, il professor Ricci, i ragazzi si sono prodotti in monologhi, recital e letture di poesia, che avevano per oggetto testi della tradizione letteraria non solo classica ma anche italiana o europea, intervallati da brani musicali eseguiti dagli studenti stessi o da cortometraggi originali, ideati e realizzati per l’occasione.
Tra i brani proposti dagli allievi vale la pena di citare l’Inno alla Libertà del poeta Dionisios Solomòs, di cui i ragazzi hanno letto in lingua originale le prime strofe, per commemorare la ricorrenza dei duecento anni dell’indipendenza della Grecia dal dominio turco. Alle 20 il professor Ricci, in contemporanea con tutti gli altri licei classici aderenti all’iniziativa, ha concluso la con la lettura di alcuni versi del poemetto di Museo Ero e Leandro. —
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