I donatori scarseggiano Perego aiuta l’Avis «Mobilito i parroci»
I vertici di Avis comunale, Sergio Mazzini e Andrea Tieghi, e provinciale, Davide Brugnati e Gabriele Anania, sono state ricevute in questi giorni dall’arcivescovo Gian Carlo Perego. Obiettivo dell’incontro, diffondere attraverso tutte le parrocchie della Diocesi il messaggio di donare il sangue. «Durante i mesi estivi – ha ricordato Mazzini –le donazioni subiscono sempre un calo che se in passato era fisiologico con la pandemia ha acquisito un valore diverso. Quando anche in ospedale sono ripresi gli interventi chirurgici, la diminuzione delle sacche di sangue si è fatta sentire. Se poi a questo si aggiunge l’aumento estivo degli incidenti, la necessità di avere le scorte è giustificata».
Piena la disponibilità dell’arcivescovo. «Conosciamo tutti l’importanza del dono del sangue che, nel nostro territorio, sta vedendo sempre più volontari, giovani e adulti, uomini e donne, di ogni nazione, cultura ed esperienza religiosa – ha detto – Per questo faccio mio l’appello dell’Avis a non trascurare anche d’estate la donazione del sangue, tanto più che molti di noi vivono un tempo di riposo e di vacanza. Faccio appello soprattutto ai giovani, perché possano fare un regalo a chi, anche giovane, si trova in difficoltà per la salute e ha bisogno del nostro sangue. Chiedo ai parroci e ai sacerdoti di ricordare e sollecitare negli avvisi al termine della S. Messa la possibilità di donare il sangue in questo periodo estivo».
L’Avis ha anche sottolineato il problema-infermieri: molti sono stati reclutati per i vaccini, altri sono andati all’Asl o all’estero. C’è scarsità «e del resto - conclude Mazzini - al termine di tre anni di formazione, a Ferrara sono stati solo 30 i laureati». —
Margherita Goberti
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