Addio a Zaccarini È stato il re dei locali notturni
Aveva 75 anni. Creò ristoranti e pub rimasti nella storia Il grande successo nel 1982 con l’idea del “Vogue Club”
Marcello Pulidori
Ferrara perde uno dei suoi imprenditori più talentuosi e visionari. Mercoledì scorso, dopo una lunga malattia che negli ultimi mesi lo aveva tenuto lontano dal lavoro, è morto Claudio Zaccarini, ai più conosciuto come “Zac”, storico gestore di altrettanto indimenticabili locali notturni di Ferrara. Zaccarini, che si è spento nella sua casa in città, aveva 75 anni. La notizia della sua morte ha fatto in breve il giro della città, anche se soltanto nelle ultime ore i figli hanno ufficializzato la scomparsa del padre. Con Claudio Zaccarini si chiude con ogni probabilità l’era iniziata a cavallo tra gli Anni Settanta e Ottanta del secolo scorso caratterizzata da un grande fervore nel settore dei bar, dei ristoranti e, ancora di più, nell’ambito dei locali da intrattenimento, soprattutto per chi, allora, a Ferrara, aveva sui 18/20 anni. E proprio di quella generazione Zaccarini è stato uno dei principali anticipatori. Era il 18 aprile 1982 quando aprì il suo locale più noto, quel “Vogue Club” di via del Naviglio, nel quartiere Quacchio, aperto dalle 19 alle 7 del giorno dopo, che ancora in tanti ricordano a Ferrara e che, nel dopo-discoteca, era diventato il raduno di chi, oramai a mattino arrivato, voleva concedersi un’ultima tappa prima di rientrare a casa. Un posto, quel “Vogue”, in cui hanno ballato e mangiato almeno 2 generazioni di ferraresi e dove sono transitati musicisti e gruppi di ogni genere. Un’epoca, per certi versi, irripetibile. In seguito “Zac” fu anche l’istrione che lanciò, o meglio rilanciò, locali che erano pochi mesi prima dati per spacciati dai precedenti titolari. L’elenco sarebbe lunghissimo. Ma alcuni locali hanno nomi che hanno fatto la storia di Ferrara.
Nel 1986 è sempre Zaccarini a inaugurare un’altra istituzione del divertimento serale/notturno, il “Green Club” di via Modena; e poi ancora l’Arcimboldo, la “Soffitta” a Vigarano Mainarda (1993), il ristorante osteria “Ligabue” (1996) ricavato dalle ceneri di un altro indimenticabile ristorante, “La stalla”, a Porotto.
Per poi tornare alle origini, e in esse terminare, con l’ultima sua creazione, datata 2008: l’apertura del “Vogue” in via Padova. Ma, oltre a tutto ciò, “Zac” ha anche cresciuto 3 figli che da lui hanno ereditato il gusto per l’impresa e la capacità di mettere assieme le energie migliori per raggiungere un risultato comune.
Claudio Zaccarini lascia la moglie Anna Maria, e i figli Samuel, Davide e Andrea, che ieri lo hanno ricordato ringraziandolo per tutti i consigli impartiti.
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