Patto tra Rifondazione e 5 stelle per sbancare due Comuni
A Portomaggiore il Movimento appoggerà la lista dell’ex assessore Tavassi A Vigarano trovato l’accordo con Pancaldi, candidata sindaco con la lista ViviAmo
Marcello Pulidori
In un passato anche recente non sono mancate le strizzatine d’occhio. Ma certo ora il “fidanzamento” prende i crismi della ufficialità. Rifondazion comunista e M5s affronteranno uniti buona parte delle elezioni che il 3 e 4 ottobre interesseranno cinque Comuni ferraresi: Goro, Codigoro, Portomaggiore, Vigarano Mainarda e Cento. Andiamo con ordine.
Se a Codigoro gli uomini dell’ex premier Giuseppe Conte hanno già dato il loro sostegno alla candidata del centrosinistra, quella Alice Sabina Zanardi pronta a succedere a se stessa, novità delle ultime ore riguardano altri Comuni al voto. È il caso di Portomaggiore e Vigarano Mainarda. A “Porto” la notizia è di ieri: Tommaso Mantovani leader del Movimento ferrarese ha annunciato che M5s sosterrà l’ex assessore comunale Giovanni Tavassi, che corre per l’incarico di sindaco con una sua lista civica. «Il nostro Luigi Mistretta – ha detto Mantovani – sta facendo un ottimo lavoro e credo che, proprio perché da sempre convinti di puntare agli incarichi e non alle cariche, crediamo che Tavassi sia il candidato giusto per Portomaggiore e dunque abbiamo deciso di appoggiarlo».
Discorso simile, per certi aspetti, si presenta a Vigarano Mainarda, dove la candidata Lisa Pancaldi (ViviAmo Vigarano) corre con una lista civica che “profuma” di centrosinistra. Sarà lei, almeno sulla carta e stando agli accordi presi, colei sulla quale confluiranno i voti del M5s.
Poi c’è Finale Emilia, terra di confine ma non troppo (pochi chilometri separano questo Comune da Cento e Bondeno) dove Mattia Veronesi, 30 anni, esponente del M5s, potrà contare (ecco una parte del “matrimonio” con Rifondazione comunista) sui voti del Prc. Conferma data ieri anche dalla neoconfermata segretaria provinciale Stefania Soriani.
«Due temi ci accomunano su tutti – hanno detto nel frattempo sempre ieri lo stesso Mantovani e Soriani – : si tratta della Cispadana e del petrolchimico di Ferrara. Sul primo tema siamo da sempre per la strada a scorrimento veloce, e non per l’autostrada che invece sembra essere l’unica soluzione possibile per Bonaccini».
«Da Reggiolo a Ferrara sud – hanno detto ancora Mantovani e Soriani – ci sono quasi 70 chilometri che devono essere messi assieme ma non con un’autostrada che sconvolgerebbe anche l’assetto del territorio».
« Per quanto riguarda il petrolchimico – è la loro conclusione – occorre valutare con grande attenzione la crisi del cracking (gli assetti industriali per la produzione di plastiche; ndr) crisi che rischia seriamente di escludere Ferrara da un circuito virtuoso che è fatto di posti di lavoro e di un petrolchimico che sia rispettoso dell’ambiente in cui viviamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA