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Altri dieci profughi afghani accolti a Ferrara: «Contributo alle eccezionali esigenze dei richiedenti asilo»

Altri dieci profughi afghani accolti a Ferrara: «Contributo alle eccezionali esigenze dei richiedenti asilo»

Il Comune ha deciso di ampliare i posti finanziati con il progetti Sai. Attualmente sono 29 le persone accolte in provincia

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FERRARA. Altri migranti afghani verranno accolti a Ferrara, dopo la crisi internazionale della scorsa estate. Visto che l’amministrazione comunale ha confermato la propria disponibilità ad accogliere i profughi in fuga dal loro paese a seguito della grave crisi politica dei mesi scorsi.

L’amministrazione ha infatti deciso di partecipare al recente avviso del Ministero dell’Interno per l’ampliamento dei posti finanziati con il progetto Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) categoria ordinari, rendendosi disponibile ad accogliere nel territorio ferrarese ulteriori 10 profughi e inviando allo stesso Ministero una richiesta di contributo di 140.134 euro annui.

«Abbiamo accolto con favore – spiega l’assessore Cristina Coletti – la scelta nazionale di indirizzare l’accoglienza dei profughi afghani verso il Sistema di accoglienza ed integrazione gestito dai Comuni, poiché tale sistema è l’unico in grado di garantire servizi ottimali per l’integrazione e l’autonomia delle persone accolte». E ancora, facendo il punto, l’assessore Coletti spiega che «considerata la presenza numericamente ridotta di profughi afghani attualmente presenti sul territorio della provincia ferrarese, pari a 29 persone, abbiamo ritenuto di rendere disponibili ulteriori 10 posti, portando, in caso di finanziamento, il numero dei posti complessivi del progetto Sai categoria ordinari dagli attuali 84 a 94».

Una decisione importante che apre le porte dell’accoglienza ai cittadini afghani in fuga dal paese, come si ricorda, dopo la crisi internazionale dell’estate scorso dovuta al ritiro delle truppe americane e la presa del potere del governo Talebano.

«In tal modo - spiega la Coletti - speriamo di poter offrire il nostro contributo alle eccezionali esigenze di accoglienza dei richiedenti asilo generate dalla crisi politica afghana e dalle sue drammatiche conseguenze umanitarie che hanno determinato un esodo di straordinarie dimensioni verso altri Stati».

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