Il cattivo esempio
L'editoriale del direttore de la Nuova Ferrara
Con quell’umorismo un po’ borgataro, ma diretto ed efficace quanto una sua smorzata, Adriano Panatta ha bollato perfettamente il caso del tennista Novak Djokovic, convinto no vax che era riuscito comunque a strappare il (no green) pass per gli Australian Open, in barba al rigido regolamento anti epidemia. «È come il Marchese del Grillo: io so’ io e voi non siete un…». Il finale della frase già lo sapete. E fa sempre ridere, se lo dice Alberto Sordi. Un po’ meno se si esce dalla finzione e si entra nella realtà. Perché il campione serbo, che già un anno fa aveva scatenato un focolaio nei Balcani, organizzando un torneo itinerante tra renitenti al vaccino, è l’esempio sbagliato del forte che se ne frega del più debole, sventolandogli in faccia la ricchezza o il successo. Al di là del fatto che qualcuno il via libera per andare in campo glielo aveva dato, a quanto pare perché appena guarito dal Covid, ci sarebbe un ragionamento da fare sulle differenze di vedute tra due emisferi. In Australia le autorità locali hanno scortato il numero uno del mondo, confinandolo in un albergo riservato ai profughi, in attesa dell’inevitabile palleggio tra giudici e avvocati. In Italia il governo ha appena stabilito una multa una tantum da 100 euro per chi ha più di 50 anni e rifiuta il vaccino diventato obbligatorio. Meno di un paio di contravvenzioni per divieto di sosta. Un’autostrada per i convinti no vax che non avranno problemi a passare al bancomat e sistemare tutto, magari facendo il gesto dell’ombrello anche a Martina Benedetti, l’infermiera simbolo della lotta al virus che un anno fa postò la foto del suo volto segnato dalla mascherina dopo una giornata in un reparto Covid e che ora si dice indignata dalla portata della sanzione. Vabbè, consoliamoci, l’Italia resta un paese meraviglioso. Ma per una volta Djokovic, più che assomigliare a un campione, è sembrato il ragionier Fantozzi, perso nella nebbia (delle sue idee) con la racchetta in mano. Allora Novak, che fa? Batti lei!...