Branco di lupi a caccia: strage di pecore mentre sono al pascolo
Aggrediti e uccisi 25 capi per un danno di circa 5mila euro. Ma per l’uomo non c’è alcun pericolo: sono animali schivi
ANITA. Nel tardo pomeriggio di venerdì, nell’azienda agricola Fratelli Bellettini, 25 pecore sono state sbranate da animali selvatici. I titolari hanno richiesto l’intervento dei carabinieri: sul posto comandante e vice della stazione di Longastrino, che hanno constatato effettivamente la morte violenta degli animali e hanno provveduto a informare i veterinari dell’Ausl e i carabinieri forestali per indagini ed accertamenti del caso. Il danno stimato è di circa 5.000 euro e gli allevatori, si tratta di tre fratelli, non sono assicurati.
Naturalmente è subito scattato il tam tam della notizia e la preoccupazione per la presenza di due famiglie di lupi, ormai stabilitisi nelle valli di Campotto, ma con scorribande anche in zone limitrofe, non sono mancate.
L’ATTACCO
Gli animali selvatici di cui si parla nell’episodio dell’uccisione delle pecore, con tutta probabilità sono lupi, arrivati fin là. L’azienda, infatti, si trova ai confini del territorio argentano, non lontano dall’argine Agosta, in pieno parco del Delta. Quanto alla natura degli animali assalitori, ben pochi dubbi: sono i canidi come i lupi ad assalire le loro vittime e azzannarle al collo, uccidendole per soffocamento e poi nutrendosene. Non è nemmeno la prima volta che i lupi colpiscono in quella zona e in quell’azienda, ma stavolta il danno è stato macroscopico.
C’è di che preoccuparsi? Per la popolazione in generale la risposta è no. Ad Argenta i lupi sono arrivati quasi alle porte del paese, dalle parti di Campotto girano, però non si avvicinano all’abitato. L’azienda colpita venerdì non ha recinti, le pecore vengono mandate al pascolo e fatte rientrare negli ovili la sera, quindi sono prede più facilmente raggiungibili e senza avvicinarsi troppo all’insediamento umano.
Il lupo davanti all’uomo tendenzialmente scappa, è un animale molto schivo: la gente che li ha visti andando a correre sull’argine del Reno, li ha comunque avvistati a un certa distanza. I lupi mangiano le nutrie, i fagiani, qualche daino che possono trovare all’interno della boscaglia, certo, ma quelle prede bisogna catturarle: le pecore, invece, sono molto più facili da abbattere dal branco.
Per gli umani, però, nessun pericolo. Ci sono stati incontri ravvicinati, non tantissimo, senza alcuna conseguenza: dalle nostre parti mai si è prefigurato nemmeno un tentativo di attacco all’uomo. Poi, per gli allevatori il lupo è un problema: i lupi in stato selvatico tendono ad aggredire animali malati, cuccioli, vecchi; cacciano in branco, magari c’è la mamma che sta insegnando ai cuccioli a cacciare e la pecora è più facile da prendere...
S.A.
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