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L’inchiesta entra nel vivo, sui finti vaccini le verità delle due dottoresse

L’inchiesta entra nel vivo, sui finti vaccini le verità delle due dottoresse

Oltre 300 indagati, interrogatori a raffica dei pazienti no Vax E adesso Marcella Gennari e Chiara Compagno vogliono chiarire tutto agli inquirenti 

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Vogliono raccontare la loro verità sui finti vaccini e i falsi green pass che avevano fabbricato per mesi. Per questo motivo la dottoressa Marcella Gennari (che non ha ancora parlato con gli inquirenti e si era avvalsa della facoltà di non rispondere) e la collega Chiara Compagno – entrambe arrestate e a tuttoggi agli arresti domiciliari – hanno chiesto di essere interrogate dagli inquirenti per chiarire la propria posizione. Interrogatori che verranno fissati a breve, in cui dovranno dare spiegazioni alle centinaia e centinaia di casi che stanno emergendo di pazienti che facevano la coda nei loro ambulatori per avere i finti vaccini, e in parte anche dietro il pagamento di “regali”- mini mazzette fino a 50 euro – come li aveva chiamati la stessa Gennari. Regali diventati però la prova di reati di corruzione, che inguaiano le dottoresse e i loro pazienti. Pazienti che ora stanno facendo la fila davanti agli ispettori della Finanza per spiegare, chiarire la loro posizione, e i motivi per cui non si sono vaccinati e cercavano allora scappatoie e scorciatoie, grazie a sotterfugi, illegali. Ricordiamo che secondo la aritmetica giudiziaria di queste ultime settimane, negli ultimi elenchi dei pazienti coinvolti e scoperti dagli ispettori della Guardia di finanza sono 316 le persone accusate di truffe, falsi e corruzione, per aver comprato – o aver ottenuto semplicemente – i pass dalle due dottoresse già arrestate. Tutte persone dicevamo che ora stanno facendo la fila per “patteggiare” (cioè chiudere subito con una pena accordata con l’accusa) o confessare per attenuare la posizione giudiziaria. Da qui durante gli interrogatori, la necessità per gli inquirenti di capire il motivo per cui le persone hanno violato leggi e decreti antiCovid e messo in pericolo salute pubblica e privata. E guardando i reati, consigliati dai loro stessi legali, hanno capito questi pazienti No vax che non c’è nulla da scherzare: per reati che vanno dal semplice falso (quello di aver concorso con le dottoresse per avere green pass coi finti vaccini) al concorso in truffe (all’Asl) ma soprattutto la corruzione per cui si rischia anche 6 anni: dottoresse e pazienti. Per questo gli avvocati delle centinaia di indagati li stanno consigliando di collaborare e chiudere subito.

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