Prezzi discordanti alla pompa, nel Ferrarese multati 15 benzinai per 45mila euro
Le verifiche della guardia di finanza su 52 impianti di tutta la provincia
FERRARA. I finanzieri del comando provinciale di Ferrara, a partire dalla metà dello scorso mese di marzo, hanno eseguito 52 controlli e sanzionato 15 gestori d'impianti stradali per il rifornimento di carburanti.
Le attività condotte dai reparti territoriali della provincia hanno riguardato la posizione di alcuni gestori di stazioni di servizio risultati inadempienti all’inoltro delle comunicazioni periodiche dei prezzi dei carburanti all’osservatorio istituito al ministero dello sviluppo economico, che permette ai consumatori di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti effettivamente praticati agli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale.
I controlli delle Fiamme gialle ferraresi hanno riguardato, inoltre, la corretta pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti alla pompa, attraverso la verifica della corrispondenza tra il valore effettivamente praticato e quello indicato alla clientela, nonché le modalità di esposizione della cartellonistica, sia sulla carreggiata stradale sia all’interno delle stazioni di rifornimento.
Sono 8 le violazioni constatate in capo a distributori stradali per omessa comunicazione al Mise dei prezzi praticati per ogni tipo di carburante commercializzato, con sanzioni amministrative per oltre 24.000 euro. Sono invece 7 i gerenti di stazioni di servizio sanzionati in materia di pubblicità, alcuni per mancata esposizione, in modo visibile dalla carreggiata stradale, dei prezzi praticati al consumo e altri per irregolare pubblicizzazione e/o discordanza tra i prezzi esposti e quelli praticati ai consumatori. Le sanzioni amministrative elevate ammontano ad oltre 21.000 euro.
Le attività rientrano nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, motivo per cui l’attenzione della guardia di finanza nel settore della commercializzazione dei prodotti energetici è volta ad assicurare il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi, per tutelare sia le famiglie sia le imprese da eventuali speculazioni derivanti dall’attuale situazione di instabilità dei mercati.