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La tragedia

Il grande dolore degli imprenditori: «È una disgrazia mai successo prima»

G.P.Z.
Il grande dolore degli imprenditori: «È una disgrazia mai successo prima»

I titolari di Tassi e Omnia: "effettuiamo controlli continui.  I lavoratori del cantiere si sono ben integrati col quartiere"

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Il dramma della morte di Miz Mohamed Fawzy Abdou, precipitato ieri mattina dal quarto piano mentre lavorava alla ristrutturazione del palazzo di Borgo Punta, lo si legge nei volti dei collegi di lavoro e degli imprenditori coinvolti nella complessa ristrutturazione dell’edificio.

Tassi

«Anche il giorno prima eravamo venuti ad effettuare un controllo in questo cantiere - dichiara Giuseppe Tassi, titolare dell’azienda che ha avuto l’incarico di ristrutturare il palazzo con il superbonus 110%, appalto che poi ha regolarmente girato per quel tipo di intervento alla Omnia Ponteggi di Bologna - è la prima volta che capita un infortunio nei nostri 130 cantieri, sono profondamente addolorato per quanto è successo. Bisognerà capire ora bene le cause che hanno portato a questo tragedia. Sono molto addolorato».

Omnia

È sconvolto anche il responsabile dell’azienda per cui lavorava la vittima.

«Mi trovavo all’ospedale di Bologna - racconta l’imprenditore di nazionalità pakistana - al capezzale di mia figlia appena operata all’anca, quando ho appreso della disgrazia e mi sono precipitato qua a Ferrara È la prima volta anche per noi che si verifica un incidente mortale nei nostri cantieri. Se aiuteremo la famiglia della vittima? Certo per noi è un grosso dolore quanto è successo ed è la prima volta che ci troviamo ad affrontare una tragedia di questa portata».

L’amministratore

«I lavori - spiega Antonio Gallerani, l’amministratore del condominio - erano in corso da circa quattro mesi e prevedono la ristrutturazione completa dell’edificio».

La residente

«Siamo tutti costernati - dice Antonietta Mosca, 90 anni, la decana dei residenti del palazzone, visto che vi risiede dal 1970 - è una tragedia che ci ha sconvolto, anche perché questi ragazzi in questi mesi sono stati sempre molto bravi, educati e grandi lavoratori».

L’esercente

Anche Elena, la nuova edicolante della rivendita giornali di Borgo Punta, che si trova proprio davanti al palazzo commenta con dolore quanto è successo. «È una vera tragedia - dice - queste persone che in questi mesi hanno lavorato nel grande cantiere per il rifacimento del palazzo, vengono sempre ad acquistare qualcosa. Mi creda, sono davvero costernata per quanto è successo, è come se fosse morta una persona di famiglia».

Questo per testimoniare come i lavoratori del cantiere, in gran parte stranieri, si erano integrati molto bene con i residenti del palazzo e i negozianti.

Dopo la tragedia e i rilievi di poliziotti e ispettori del lavoro nel rumoroso cantiere è calato il silenzio.



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