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il dopo cracking

Petrolchimico, il ministero: nostro interesse un'intesa tra Eni e Basell

La manifestazione di protesta contro Eni Versalis di lunedì al petrolchimico di Ferrara
La manifestazione di protesta contro Eni Versalis di lunedì al petrolchimico di Ferrara

Il viceministro Pichetto dopo l'incontro tecnico di oggi convoca il tavolo della chimica entro fine mese: tutelare la filiera, garanzie sul nuovo hub logistico di Porto Marghera

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FERRARA. Entro fine mese il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto, "convocherà  il
tavolo politico per ascoltare le posizioni di tutti gli attori in campo sul dossier Eni Versalis a Porto Marghera, e valutare il testo del protocollo, in fase di definizione, in relazione agli  investimenti futuri della società ed ai temi occupazionali ed ambientali".  E' quanto lo stesso Mise fa emergere dalla seconda riunione tecnica, svoltasi oggi a Roma, per la discussione della bozza di protocollo di intesa sull'impianto petrolchimico Eni Versalis a
Marghera, dopo la chiusura del cracking che ha messo in allarme l'intero petrolchimico di Ferrara ed in particolare Basell, il principale cliente dei monomeri lì prodotti assieme alla stessa Versalis. All'incontro hanno partecipato,  oltre al Mise e al ministero della Transizione ecologica, la società Eni Versalis, gli enti locali (Regione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Comune di Venezia ma con presenze tecniche) e le principali
sigle sindacali.


    "La rilevanza  della questione della chimica - ha affermato Pichetto - rende necessaria, oltre allo specifico tavolo su Porto Marghera,  anche la convocazione  in tempi brevi di un tavolo generale, alla presenza di tutti i soggetti della filiera nazionale. Come Mise e come Governo - conclude -stiamo lavorando a tutela della filiera della plastica e dell'industria petrolchimica italiana: è nostro interesse auspicare, tra l'altro, un accordo tra Eni e Basell in modo da fornire ogni opportuna garanzia sul funzionamento del nuovo hub logistico di Porto Marghera".