Ferrara, vaccini: i 450 giorni in prima linea all'hub
Ieri la chiusura del centro della Fiera. La testimonianza: mesi di lavoro intenso, festivi compresi
FERRARA. Era il 2 febbraio 2021 il padiglione 6 della Fiera si trasformava in un grande ambulatorio per vaccinare la popolazione. E ieri alle 12 (ma è slittato alle 12.30 per la presenza di alcune persone che dovevano vaccinarsi ) l’hub si è chiuso ufficialmente dopo aver provveduto al 73,2% delle oltre 800mila somministrazioni eseguite nel Ferrarese, con punte massime di 2.500 vaccinazioni e 40 infermieri impiegati al giorno.
«Non nego che la cosa mi immalinconisce un po’ – dichiara l’infermiera Asl Lucia Borrelli – perché in tanti mesi fra noi si era creato un legame di amicizia e collaborazione, ma ora ognuno tornerà al proprio lavoro. Se penso alla situazione iniziale e a quella di oggi con meno contagi, sono contenta per quanto è stato fatto anche grazie al grande apporto del mondo del volontariato e dell’Aeronautica che si ha messo a disposizione i propri militari ».
In tanti mesi di attività svolta senza interruzioni anche nei giorni festivi, di situazioni particolari ne sono capitate tante, al punto, dice Lucia, che Lucia si potrebbe scrivere un libro. «Agli inizi quando la pandemia imperversava, ricordo la difficoltà di avviare le vaccinazioni per le titubanze che molti avevano, alimentate da una propaganda negativa che allarmava l’utenza con possibili gravi conseguenze. Ci sono state diverse persone che si sono presentate con il loro avvocato cercando di aggirare l’obbligo vaccinale; e ancora problemi ne abbiamo avuti quando l’orario si prolungava nelle fasce notturne. Ultimamente l’afflusso è notevolmente calato anche se abbiamo sempre avuto persone fino alla chiusura tanto da slittare di mezz’ora».
Con lo scoppio della guerra in Ucraina si è aggiunta una nuova categoria di aspiranti il vaccino. Infatti da due mesi i profughi presenti a Ferrara si sono recati in Fiera per essere sottoposti alla prassi decisa dall’Igiene pubblica e dalla polizia di Stato sempre presente per valutare le loro situazioni. In particolare dal 10 marzo sono state rilasciate oltre duemila Stp (tessere sanitarie per stranieri temporaneamente presenti), eseguiti 2.348 tamponi (1,2% positivi), effettuato 651 vaccinazioni (di cui 265 a minori) e 535 screening per la tubercolosi.
Ora entrambi i servizi proseguiranno a Ferrara alla Casa della Salute San Rocco (settore 19), mentre sul territorio le vaccinazioni saranno effettuati in ospedali e Case della Salute e di comunità. Ma quello che tutti si augurano è che questi servizi chiudano definitivamente, perché vorrebbe dire che il virus è stato sconfitto. l
M. G.
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