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Bollette teleriscaldamento, il Comune contro Hera

Bollette teleriscaldamento, il Comune contro Hera

Il caso l’assessore Balboni: tariffe troppo alte e non eque

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i Marcello Pulidori

Ferrara Serve una tariffazione più equa e trasparente. Alessandro Balboni, assessore comunale all’ambiente, prende una posizione netta nel dibattito aperto dalla Confesercenti. Di fatto l’assessore contesta la convenzione in atto (sottoscritta con Hera dalla precedente amministrazione comunale) e auspica un confronto tra Hera e Comune «per andare in una direzione più trasparente e equa». «L’aumento esponenziale delle bollette del teleriscaldamento – scrive Balboni – è dovuto a un insieme di fattori. In primis all’aumento del prezzo del gas, sul quale è parametrata la tariffa del teleriscaldamento. Questo nesso tra costo del gas e costo del teleriscaldamento è deliberato da Hera in virtù di una convenzione firmata nel 2018 dall’amministrazione Tagliani. Questa convenzione, che scadrà nel 2030, dà – purtroppo, scrive l’assessore, dove quel purtroppo è eloquente – la piena facoltà alla multiutility di scegliere in maniera discrezionale e autonoma l’articolazione tariffaria del teleriscaldamento. Tutto ciò è nelle facoltà di Hera anche in virtù dell’assenza di una regolamentazione nazionale del servizio – aggiunge Balboni – a differenza di quanto accade per il servizio idrico, energetico, rifiuti e altri. In questo contesto complicato il Comune – conclude l’assessore – pur non avendo alcun strumento normativo a proprio favore, è riuscito a ottenere da Hera un investimento pari a un milione e mezzo di euro da destinare alla riduzione delle bollette. Questo importante risultato però non corregge una situazione iniqua e squilibrata che nasce proprio dalla convenzione che lega Hera e il Comune di Ferrara». Balboni rimanda, infine, al tavolo di lavoro attualmente in corso tra Hera e Comune il tema della tariffa, «per andare in una direzione più trasparente e più equa». l