Ferrara. Tempesta di grandine e vento: alberi caduti, danni nei campi
Decine e decine di chiamate e richieste di intervento ai vigili del fuoco
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FERRARA. È bastato un quarto d’ora di grandine accompagnata da forti raffiche di vento, ieri pomeriggio (mercoledì 25 maggio), per fare cadere alberi e rami un po’ in tutta la città, e provocare danni alle colture, già provate da mesi di siccità.
Attorno alle 18 il caldo afoso è stato interrotto da una intensa precipitazione, con lampi e fulmini; pioggia battente che presto si è trasformata in grandine, la cui azione è stata amplificata dalla forza del vento.
Non appena la tempesta si è placata il centralino dei vigili del fuoco ha cominciato subito a squillare, con decine e decine di segnalazioni e richieste di intervento: alberi caduti alla piscina di via Bacchelli, allarme in via Vittorio Veneto, dove una grossa pianta si è abbattuta su una casa e sulle auto, mentre in via Rampari San Rocco il crollo di un albero ha danneggiato un lampione.
Segnalazioni anche in via Pomposa (con qualche allagamento), via Comacchio, viale Belvedere, via Azzo Novello e via Copparo, dove a farne le spese sono stati gli alberi appena piantati. Richieste di intervento anche nella zona di via Darsena e, verso nord, a Pontelagoscuro, con parecchi rami caduti nei cortili delle scuole di via Risorgimento e in viale Savonuzzi di fronte al centro il Quadrifoglio. Devastazione anche al ristorante le Querce in via Gramicia, al Cus.
I vigili del fuoco sono intervenuti un po’ ovunque per sgomberare carreggiate e rimettere diverse aree in sicurezza, mentre nei campi gli agricoltori cominciavano a valutare l’impatto della grandinata.
A fornire un primo quadro della situazione è Gianluigi Zucchi, presidente del Consorzio Condifesa: «La grandine ha colpito con percentuali importanti a Baura, Correggio, Contrapò, Cona, Cocomaro e nella zona Est tra via Comacchio e via Pomposa. Non è stata invece quasi avvertita a San Bartolomeo, Gaibana, Copparo, Denore e Serravalle».
La forza di penetrazione dei chicchi è stata moltiplicata dal vento, e dove la grandine ha colpito - spesso con grosse differenze anche a distanza di poche decine di metri - ha creato non pochi problemi.
«Ci sono danni notevoli ai seminativi, grano e cucurbitacee, che sono stati rasi al suolo – spiega Zucchi, che già nell’immediatezza ieri aveva cominciato a raccogliere le segnalazioni degli agricoltori – Sono stati colpiti anche i frutteti, con molte cadute e danni. Danni ai frutti che spesso si manifesteranno pienamente con il tempo, con deformazioni e marciumi sul prodotto colpito. Gli agricoltori si stanno attivando per denunciare i danni, noi di Condifesa siamo a disposizione per raccogliere le segnalazioni e attivare le procedure, specie quando è richiesta tempestività». Una stima definitiva dei danni si farà in ogni caso a fine raccolta, al netto di eventuali future precipitazioni.
«Da sottolineare – conclude il presidente di Condifesa Ferrara Zucchi – che nella nostra provincia la percentuale di agricoltori che hanno sottoscritto l’assicurazione volontaria contro la grandine è molto alta, con picchi dell’80 per cento, mentre in altri territori si assesta al 15 per cento. Ora comincerà la conta dei danni».l
A.M.
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