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Mostre, a Ferrara scatta il piano B

Gian Pietro Zerbini
Mostre, a Ferrara scatta il piano B

Il prolungamento dei lavori a Palazzo Diamanti fa slittare la “Follia”. L’assessore Gulinelli illustra le nuove esposizioni: programma ricco

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Ferrara «Trasformare le difficoltà in opportunità». Sono queste le parole d’ordine dell’assessore comunale alla cultura Marco Gulinelli nell’affrontare i problemi creati dal protrarsi dei lavori e quindi dall’indisponibilità di usufruire i contenitori culturali per le mostre, in primis Palazzo Diamanti. I problemi sorti nel cantiere per la riqualificazione del piano terra, infatti, non consentono di ultimare nei tempi stabiliti il restauro del palazzo e in questo modo salta inevitabilmente la mostra programmata per settembre sulla “Follia”. Un colpo non da poco, al pensiero che l’impraticabilità del piano terra dura dall’estate 2021 e l’ultima mostra è stata quella su Ligabue. Questo, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni sulle prossime mostre con cambi di programma che comunque non sembrano impensierire più del dovuto Gulinelli che presenta già un piano B che giudica di grande impatto.

«È chiaro che le ripercussioni di tre terribili situazione concomitanti - dichiara l’assessore - dal covid, alla guerra in Ucraina fino al difficile reperimento delle materie prime per gli alti costi energetici stanno creando gravi disagi soprattutto ai cantieri edili, quelli impegnati in lavori di restauro. E proprio con il caso Diamanti stiamo toccando con mano le difficoltà delle aziende a lavorare. Per questo ha fatto bene il sindaco Alan Fabbri a lanciare un appello al premier Mario Draghi per lo stanziamento di risorse adeguate a favore degli Enti Locali per sanare questa situazione complessa».

Palazzo Diamanti Il nodo resta Palazzo Diamanti con la data della chiusura del cantiere che viene fatta slittare tra novembre e dicembre.

«Questo inevitabilmente - spiega l’assessore - comporta la cancellazione provvisoria della mostra sulla Follia prevista a settembre. Saremo comunque a questo punto pronti, una volta terminati i collaudi, a inaugurare la prima mostra ai Diamanti per febbraio 2023. Riapriremo con una esposizione dedicata a Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa e andrà avanti fino a giugno. Una mostra che metterà in luce un periodo splendido dell’arte rinascimentale, da Borso alla devoluzione estense. Arriveranno opere importanti come “Bruto e Porzia” di Ercole de’ Roberti dal Kimbell Art Museum di Fort Worth nel Texas, già pronti i prestiti che verranno dagli Uffizi di Firenze e dal Vaticano. Sarà una primavera ferrarese all’insegna dell’arte del Rinascimento».

La mostra rimarrà allestita fino a giugno per poi fare spazio a settembre 2023 per riproporre la rassegna della Follia.

«Ci siamo dovuti fermare - spiega Gulinelli - per la richiesta di prestiti, ma contiamo di proporla in tempi utili per l’autunno 2023».

Castello Estense Chiuso Palazzo Diamanti (è bene però sempre ricordare che parliamo del piano terra nel settore gestito dalle Gallerie d’Arte Moderna, in quanto la Pinoteca nazionale è perfettamente funzionante al piano nobile), il Castello Estense rivestirà quindi nei prossimi mesi un ruolo fondamentale per le esposizioni di Ferrara Arte.

«Grazie alla proficua collaborazione con il presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani - prosegue Gulinelli - possiamo contare di poter esporre mostre in Castello anche per tutto il 2023 nonostante un piano dei lavori di ristrutturazione che diventerà operativa in futuro. Si continua pertanto con la mostra di Adelchi Riccardo Mantovani fino ad ottobre per proseguire con una rassegna su Carlo Guarienti, che riveste un ruolo importante nel panorama pittorico italiano. Verrà poi dato spazio all’arte moderna con la novità del premio della Fondazione Vaf ad inizio 2023. Da aprile del prossimo anno invece verrà allestita la mostra su Achille Funi e in parallelo con la collaborazione del Meis verranno esposte anche opere di Arrigo Minerbi. E nella Sala dei Comuni, dove attualmente ci sono i De Pisis, verrà dato spazio ad una selezione di opere da De Chirico a Schifano».

Palazzina Marfisa In attesa della chiusura per i lavori di ristutturazione la palazzina Marfisa, dopo l’esposizione dei fotoritratti di Arianna di Romano che avrà un epilogo anche in notturna, verrà dato spazio ad una rassegna pittorica di Augusto Daolio, il leggendario leader dei Nomadi, che inaugura il 18 giugno.

Pac Dove adesso c’è la Biennale Donna, dal prossimo 10 giugno sarà inaugurata la mostra “La città del silenzio: artisti ferraresi per Antonioni”, sono dipinti, disegni, fotografie, opere di 62 artisti invitati sono stati chiamati per ispirare suggestioni riconducibili a Michelangelo Antonioni.

«Per concludere - dice l’assessore - vorrei ringraziare Vittorio Sgarbi che è una vera macchina organizzativa nel proporre idee originali e di successo e nel portare avanti importanti progetti espositivi».l