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IN CONSIGLIO COMUNALE

Ferrara, caos al voto e franchi tiratori: salta l’elezione del leghista Solaroli

Giovanna Corrieri
Ferrara, caos al voto e franchi tiratori: salta l’elezione del leghista Solaroli

Indicato per subentrare al presidente Minichiello in commissione

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FERRARA. È rimasto vacante, ieri in Consiglio, il posto del presidente della quinta commissione lasciato da Ciriaco Minichiello (ma anche il vice decade automaticamente dopo le dimissioni del primo). La maggioranza aveva proposto Stefano Solaroli, ma l’indicazione del vicesindaco ha dovuto fare i conti con i franchi tiratori. E alla fine un mix fra votazione segreta online (con annessi errori di scrittura, consapevoli o meno, e conseguenti voti nulli), seduta in parte in presenza e in parte in remoto (che non ha consentito dopo un’oretta abbondante di attesa di ricorrere alla votazione segreta su schede bianche) e vari problemi tecnici, ha costretto a rinviare la votazione ad altra data. Soprattutto è mancata l’unanimità nella maggioranza sul nome di Solaroli, qualcuno optava per Luca Caprini, che ha avuto due voti, e un voto è stato contato anche per Massimiliano Guerzoni. Diversi voti sono invece risultati nulli, vista la registrazione non corretta del nome (“Sola”, “Solar”, “Zolaroli”...) e si è trattato di un ulteriore segnale di attrito all’interno del gruppo Lega. Intanto da ieri è ufficialmente entrato in Consiglio Andrea Martinelli Turatti, dopo l’addio alla Lega di Minichiello.

Turatti «porterà buon senso ed entusiasmo», lo ha salutato il capogruppo della Lega, Stefano Franchini. «Il nostro partito, ma non voglio farne un vanto esclusivo – ha aggiunto – rispecchia la complessità della società italiana e padana. È confortante la certezza di avere il sostegno di un grande partito con persone pronte a subentrare: qualora, come è statisticamente probabile in un gruppo numeroso, dovesse dimettersi un altro consigliere potremmo subito contare su altri cittadini primi dei non eletti. Il prossimo è un giovanissimo laureato in filosofia, questa è la poliedrica realtà della Lega, la forza del village people». Critiche dall’opposizione sono arrivate sulla convenzione tra il Comune di Ferrara e la Provincia per l’adesione al Servizio Associato Sismica: «Il trasferimento delle funzioni alla Provincia è limitato al controllo di merito delle istanze, tutta la fase di ricezione e controllo formale delle pratiche rimarrà in capo al Comune», diceva il vicesindaco Nicola Lodi facendo valutazioni sui numeri adeguati di tecnici necessari e negando ricadute sul sisma bonus. Risposte agli allarmi di Roberta Fusari, ma anche di Anna Ferraresi (Gm), Tommaso Mantovani (M5s) e Dario Maresca (Gam), che parlavano di «depauperamento del Comune, tempi procedurali allungati, necessità di non risparmiare in certi settori». Alcuni permessi di costruzione in deroga al Rue, autorizzati ieri, hanno fatto riemergere i problemi legati all’assenza del Pug. Perplessità sul concerto di Bruce Springsteen al Parco urbano Bassani: «Si lavorerà per garantire il rispetto del parco. Siamo già al lavoro da tempo e incontreremo anche le associazioni», ha assicurato il sindaco Alan Fabbri.

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