Ferrara. Altri 11 furbetti del reddito di cittadinanza scoperti dalla Finanza: 155mila euro percepiti senza diritto
Dieci stranieri avevano mentito sui tempi di residenza in Italia, un portapizze italiano lavorava in nero. Le indagini svolte con la collaborazione dell'Inps
FERRARA. I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, in collaborazione con l’Inps, nel solo mese di giugno hanno individuato 11 persone che hanno illecitamente ottenuto il reddito di cittadinanza, utilizzando dichiarazioni e documenti falsi. Sono 10 i cittadini stranieri, tra cui nigeriani, rumeni, senegalesi e marocchini, tutti residenti in città, denunciati dalla Compagnia di Ferrara, per aver falsamente autocertificato, nelle domande prodotte per ottenere il sussidio, di essere da lungo periodo di tempo residenti in Italia.
Tra le persone controllate che hanno percepito la misura di sostegno senza diritto, ci sono anche due cittadine rumene presenti in Italia da pochissimi mesi (una da febbraio e l’altra da maggio di quest'anno) che hanno falsamente dichiarato la residenza ultradecennale incassando oltre 24mila euro. Oltre alla denuncia alla Procura di Ferrara, i 10 "furbetti" sono stati segnalati all'Inps per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate, che ammontano in tutto a circa 155mila euro, e di altre, richieste, ma non ancora incassate per circa 7mila euro.
La normativa, infatti, richiede, per i cittadini stranieri, la sussistenza di un doppio requisito per ottenere il reddito di cittadinanza: la residenza in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio erogato) e il possesso della cittadinanza di un Paese dell'Unione Europea o di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo (per gli extra comunitari).
L’undicesimo caso accertato, riguarda un cittadino italiano, percettore del reddito di cittadinanza, trovato a svolgere “in nero” l’attività di consegna delle pizze a domicilio per conto di un locale della città. Lo stesso è stato segnalato all’Inps per la decadenza del contributo e per il recupero delle somme già erogate pari a circa mille euro mentre a carico del titolare dell’esercizio commerciale è stata irrogata la “maxi sanzione” per il lavoro nero.
L’attività svolta da tutti i Reparti della Guardia di Finanza di Ferrara, testimonia il costante impegno per assicurare che tutte le prestazioni di natura assistenziale vadano effettivamente ai nuclei familiari che ne abbiano diritto, evitando le iniquità che l’indebito accesso a soggetti privi dei necessari requisiti potrebbe generare minando la coesione sociale.