Scontro sul bando del Comune, Cna espelle l'ex presidente di Ferrara
Riccardo Cavicchi dopo le dimissioni aveva attaccato il vertice provinciale. Ora il provvedimento di esclusione dall'associazione
FERRARA. La Direzione territoriale di Cna Ferrara, nella serata di ieri 21 giugno, ha approvato all’unanimità la richiesta della Presidenza territoriale di espellere dall’associazione il socio Riccardo Cavicchi. E' (per ora) l'epilogo del violento scontro tra i vertici dell'associazione artigiana e uno dei suoi esponenti di maggior spicco a livello comunale, che si è già dimesso dalle cariche. La richiesta di espulsione sarà ora inviata al Collegio dei garanti, ne è stata data comunicazione via Pec, questa mattina, allo stesso Cavicchi, che ora ha tre giorni di tempo per inviare le proprie ragioni difensive.
Secondo la Direzione territoriale, Cavicchi, dopo essersi dimesso dalla carica di presidente dell’area di Ferrara, è venuto meno a due impegni esplicitamente previsti dal codice etico di Cna: l’impegno “ad esprimere le proprie personali opinioni preventivamente nelle sedi preposte al dibattito interno (…) salvaguardando l’autonomia ed il rispetto della correttezza del rapporto anche con chi esprime posizioni diverse” (Art.1b comma 4) e l’impegno a “tutelare la reputazione e l’immagine della Confederazione e dei suoi dirigenti in ogni sede in cui venga messa in discussione” (Art 1b comma 6). Ha infatti lanciato "accuse ingiustificate a Cna Ferrara e ai suoi organi, bypassando il confronto interno – che gli era stato ufficialmente richiesto – e rivolgendosi direttamente ai media" c'è scritto nella nota dell'associazione. Cavicchi aveva contestato al presidente provinciale Davide Bellotti di aver lavorato ad una cordata alternativa alla sua per il bando di promo-commercializzazione del Comune, vinto poi da quest'ultima proposta.
“Un provvedimento doloroso – commenta la Direzione Territoriale – ma inevitabile, per il rispetto che dobbiamo ai soci di Cna che applicano ogni giorno il codice etico con scrupolo e attenzione”.