Lidi La massiccia infestazione di zanzare che si sta verificando sulla costa desta comprensibili preoccupazioni negli operatori turistici e in genere sulla comunità. A questo proposito, «come Centro di ecologia applicata Delta Po, struttura del Comune di Comacchio, intendiamo fare chiarezza su questo fenomeno dovuto alla sinergia di diversi fattori ambientali». La struttura tecnico-scientifica e operativa, le tecniche utilizzate e le risorse disponibili sono le stesse degli scorsi anni, compresa la ditta che si occupa della disinfestazione, che opera con personale del luogo dal 2021 con buoni risultati. E cosa sta succedendo?«C’è un’unica differenza sostanziale: la mancata possibilità di utilizzo del drone per i trattamenti larvicidi a causa di una poco comprensibile interpretazione italiana della norma europea sui biocidi, che vieta l’utilizzo dei formulati larvicidi con il mezzo aereo». Questa restrizione (non presente negli altri paesi europei) ha causato l’impossibilità di utilizzare una tecnica affinata negli ultimi anni, che contribuiva al trattamento di vaste aree allagate in poco tempo. «Ma questo non è sufficiente a spiegare l’intensità del fenomeno a cui stiamo assistendo - fanno presente dal centro -. Condizioni ambientali eccezionali, aspetti del cambiamento climatico, hanno creato un’infestazione di Aedes caspius su tutta la fascia costiera».Le condizioni ambientali che in sinergia stanno causando l’infestazione si possono riassumere nei seguenti punti: «Le piogge del 9/6 che si sono verificate in tutto il territorio e in particolare una bomba d’acqua che ha interessato l’area a sud di Lido Spina, hanno innescato una proliferazione larvale imponente nelle aree naturali - soiegano i tecnici -, questo fenomeno è stato accentuato dalla notevole siccità invernale e le successive piogge primaverili di bassa intensità ma ripetute e sufficienti a innescare i focolai». L’area in questione è molto grande, difficilmente raggiungibile da terra ed è allo stato attuale impossibile controllarla tutta con i trattamenti larvicidi terrestri. Altro punto da chiarire è che i trattamenti chimici notturni (adulticidi), non sono sufficienti a contrastare l’infestazione in atto, possono solo abbreviare i tempi del disagi. «Siamo consapevoli del forte disagio e ci stiamo adoperando con tutti i mezzi a nostra disposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

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Cead: «Non possiamo usare il drone.  Proliferazione massima»

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