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Pos obbligatorio, via ai controlli a Ferrara. Ma i tabaccai chiedono l’esonero

Marcello Pulidori
Pos obbligatorio, via ai controlli a Ferrara. Ma i tabaccai chiedono l’esonero

La nuova norma riguarda negozianti, artigiani e studi commerciali

02 luglio 2022
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FERRARA Scattato l’altro ieri (venerdì 1 luglio) l’obbligo dei pos, i dispositivi per i pagamenti elettronici, e con essi anche i controlli a commercianti, artigiani e professionisti che non dovessero consentire ai clienti di fare pagamenti con carte. La novità trova il plauso dei consumatori, mentre sono evidenti le preoccupazioni delle associazioni di settore e in particolare dei tabaccai che chiedono un esonero. «La lotta all’evasione fiscale – dice l’Assotabaccai a livello provinciale – tramite l’obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat, è un controsenso nel caso delle tabaccherie che sono, infatti, tutte concessionarie dello Stato».

In città Un viaggio tra alcuni negozi del centro storico di Ferrara ha permesso di valutare che ormai ogni attività commerciale già nei giorni scorsi si era premunita di mettersi in regola.

Nessuno escluso E secondo quanto confermato dal presidente di Confesercenti, Nicola Scolamacchia, «tutti sono soggetti alla novità normativa dell’obbligo di accettare pagamenti elettronici, nessuno escluso».

Se Confesercenti Ferrara ha qualche dubbio interpretativo e mette in risalto riflessioni critiche, anche la Fipe, la federazione dei pubblici esercizi ferrarese in questo caso legata ad Ascom, dice la sua: «L’obbligo del pos per tutte le categorie commerciali – spiega il presidente Matteo Musacci – va sicuramente verso la direzione della minore circolazione del contante a favore dei pagamenti digitali ma è indubbio che, nel nostro paese, i costi legati al noleggio dell’apparecchio e alla percentuale sulle transazioni siano ancora inadeguati rispetto agli standard europei. L’abbattimento totale delle commissioni sui piccoli pagamenti (e invito tutti i commercianti ad aderire alla convenzione fipe/nexi per risparmiare sulle transazioni) – è solo un palliativo rispetto ai costi legati alle transazioni superiori ai 10 euro: si pensi per esempio – conclude Musacci – che ci sono esercizi commerciali di media e grande dimensione che, con i soli costi che indicavo sopra, potrebbero assumere almeno un dipendente in più».

Banca Centro Emilia Banca Centro Emilia, infine, ha pensato a una promozione, valida su tutti i modelli di pos disponibili a catalogo, che garantisce l’azzeramento delle spese di canone per 12 mesi.

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